Auto esplosa a La Valletta Brianza, due feriti

Attimi di paura per i giovani a bordo. Le cause sono ancora in fase di accertamento

Sono saliti in auto per andare a far colazione approfittando della giornata di libertà ma, appena girata la chiave nel cruscotto, l’auto è esplosa. Ha dell’incredibile quello che è avvenuto ieri mattina attorno alle 10.30 sotto al portico delle case Aler di via Rivazza nel territorio di La Valletta Brianza.

Simone Martinelli, 26 anni, è salito sulla sua Renault Clio bianca alimentata a benzina insieme con la fidanzata Luna Maggioni, 23 anni. Appena il tempo di girare la chiave nel cruscotto e l’utilitaria è esplosa, rompendo i finestrini e deformando l’abitacolo, investito da una fiammata. In seguito alla violenza del botto, amplificato dal portico e quindi udito anche ad alcuni chilometri di distanza, i due ragazzi hanno riportato ustioni sul corpo e sul viso.

La mamma del giovane raccontava che il figlio non riusciva a sentire e che aveva ustioni di primo e secondo grado sul viso e sul corpo. Stesse conseguenze anche per la ragazza, che faticava a tenere gli occhi aperti.

All’inizio, si temeva il peggio. Tanto è vero che la centrale operativa del 118 ha fatto levare in volo anche l’elisoccorso, atterrato a qualche centinaio di metri dal luogo dell’esplosione, per portare aiuto. Fortunatamente, le condizioni dei due coinvolti sono invece risultate meno gravi del previsto. Prima di caricarli in ambulanza e trasportarli in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, i sanitari hanno comunque dovuto lavorato per oltre un’ora, ricoprendo il volto dei due feriti con una maschera per cercare di minimizzare le conseguenze delle ustioni.

Nel frattempo, sul luogo dell’incidente sono arrivati in forze i vigili del fuoco e i carabinieri. In men che non si dica, la zona è stata delimitata dal nostro biancorosso per evitare che i curiosi si avvicinassero.

Pompieri e carabinieri hanno così potuto esaminare l’automobile alla ricerca dei motivi che l’avevano fatta esplodere. In un primo momento, si era pensato potesse trattarsi di un’auto elettrica o alimentata a gas metano. Quando però i pompieri sono arrivati in via Rivazza si sono accorti che non solo l’auto era alimentata a benzina ma era anche piuttosto recente, avendo appena tre anni.

Si è allora supposto che potesse essere stata modificata in qualche modo, magari inserendo apparecchiature in grado di trasformarla in un bolide. L’esame del motore ha escluso anche questa spiegazione. Per esaminare in maniera più approfondita il veicolo, ne è quindi stato disposto il sequestro in via precauzionale da parte delle forze dell’ordine. Al momento, sembra che le indagini propendano per l’incidente, escludendo qualsiasi altra spiegazione. Per ora, tuttavia, non si conoscono i motivi che hanno causato l’esplosione.

Se ne saprà di più probabilmente tra qualche settimana, nel momento in cui saranno stati ultimati tutti gli accertamenti e sarà stata trovata una spiegazione logica a un incidente che ha destato molto clamore e fatto finire in ospedale due ragazzi.

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