Telecamere al Lavello contro lo spaccio
«La gente deve passeggiare senza paura»

Il Comune sta studiando un progetto di potenziamento della videosorveglianza

Telecamere in funzione anti-spaccio sul lungolago nella zona del Lavello.

L’amministrazione comunale ha infatti appena affidato a un tecnico l’incarico di studiare la predisposizione di un progetto che preveda il potenziamento del sistema di videosorveglianza attualmente in funzione con l’aggiunta di una dorsale che copra tutta la zona del Lavello.

L’ingegnere Vittorio Formenti, a cui il Comune si era già rivolto in passato per la videosorveglianza, ha avuto il compito di progettare l’impianto che consisterà nella posa di un cavidotto per la fibra ottica per collegare tutti gli occhi elettronici che saranno installati nella zona che parte dalla Cartiera e arriva a quella del Monastero del Lavello.

«Si tratta di un intervento che era già stato ipotizzato più di un anno fa - ricorda l’assessore alla sicurezza Luca Caremi. - Dopo averlo messo da parte per qualche tempo, lo riproponiamo. L’obiettivo è quello di predisporre un progetto in modo da essere poi pronti nel momento in cui, all’inizio di quest’estate, si spera, dovesse uscire un qualche bando a cui parteciperemo chiedendo i finanziamenti per l’esecuzione del potenziamento».

Non essendoci ancora il progetto, non è possibile precisare esattamente quante saranno le telecamere installate. «Presumibilmente - spiega tuttavia l’assessore - pensiamo che andremo ad individuare quattro postazioni su cui poi posizioneremo un numero di telecamere che sarà deciso in una seconda fase». Una prima postazione dovrebbe essere individuata nella zona davanti all’azienda Fontana, una seconda sul lungofiume, una terza all’altezza della pista di pump track e la quarte nell’area del Monastero del Lavello.

Sugli obiettivi del potenziamento, è intervenuto il sindaco Marco Ghezzi. «Lo scopo dell’ampliamento del nostro sistema di videosorveglianza è monitorare tutta quella zona, oggi scoperta. Con queste telecamere, intendiamo disincentivare la presenza di tutti quegli individui che si vedono bighellonare sui tavoli nella zona della Cartiera e che si presuma spaccino droga».

Anni fa, per aumentare la visibilità della zona e rendere le cessioni di sostanze stupefacenti meno protette, l’amministrazione era intervenuta anche sulla vegetazione, con interventi di sfoltimento di siepi e arbusti. Ora si spera che l’installazione delle telecamere costringa i pusher a girare alla larga.

«Gli interventi di allora - ricorda Ghezzi - erano serviti e avevamo notato la diminuzione di queste persone che, tuttavia, non se ne sono mai andate completamente».

«Adesso - conclude il primo cittadino - vogliamo installare telecamere in quella zona anche per offrire una sicurezza maggiore a tutti coloro che desiderano passeggiare su lungolago magari nel tardo pomeriggio o negli orari meno affollati e non devono avere il timore di farlo».

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