«Qui non puoi parcheggiare». E si becca una testata. Aggredito ristoratore 77enne

Ripreso per un parcheggio, un autista ha colpito con una testata il titolare del ristorante Sirena di Vercurago spedendolo in ospedale. L’incredibile episodio è accaduto attorno alle 12.20 nel momento di massimo afflusso dei clienti.

Proprio per questo motivo, appena Gioachino Riva, 77 anni, ha visto il furgone fermarsi davanti al suo ingresso e ostruire il passaggio, è sceso in strada di corsa per invitare l’autista ad andarsene. L’uomo, un nordafricano trentenne, si era fermato lì per effettuare una consegna nelle immediate vicinanze. L’intenzione era parcheggiare pochi istanti per effettuare la consegna del pacco e ripartire subito dopo ma Riva gli ha rovinato i piani. Quando infatti il titolare del Sirena lo ha invitato a risalire nell’abitacolo e parcheggiare altrove, invece di fare quanto gli era stato richiesto, l’autista ha reagito in un modo del tutto inaspettato, sferrandogli una violenta testata in pieno volto.

«Appena gli ho chiesto di spostarsi - racconta Riva ancora ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, dove è stato trasportato dai volontari del soccorso di Calolziocorte in codice verde ma con il volto completamente insanguinato - mi ha risposto in malo modo, quasi sfidandomi. “Se non me ne vado, che cosa fai? Mi picchi?”. No, gli ho risposto, non ti picchio. A quel punto, lui si è avvicinato e mi ha dato una testata». Subito dopo, con il naso sanguinante, il titolare del Sirena è corso verso il ristorante, chiamando il figlio Gigi e la moglie Marinella. A quel punto, il figlio si è precipitato in strada per cercare di annotare il numero di targa del furgone su cui, nel frattempo, l’autista era risalito per andarsene. Solo dopo, ritornato nel locale, ha chiamato ambulanza e polizia locale. Mentre il comandante della locale Davide Rovagnati accorreva dal vicino ufficio municipale, resosi probabilmente conto del guaio in cui si era cacciato, l’autista è ritornato sui propri passi per scusarsi ma è stato allontanato dai parenti dell’aggredito. Successivamente, si è quindi presentato alla polizia di Vercurago, dove ha raccontato la sua versione dei fatti.

La versione raccolta dal comandante collima con quella fornita dallo stesso Riva che, in ospedale, è stato anche sottoposto a Tac. Per la ricostruzione dell’accaduto, non essendo presenti in zona telecamere né testimoni, bisognerà affidarsi unicamente al racconto dei due coinvolti. Nonostante la gravità dell’aggressione, la questione avrà seguito legale solo se Riva deciderà di presentare formale denuncia. Tutto infatti dipenderà dalla prognosi. Che se inferiore ai 30 giorni potrà portare a una denuncia solo se l’aggredito sceglierà di presentare querela di parte.

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