Gara deserta: la stazione di Sala al Barro resta nel limbo

La stazione ferroviaria di Sala al Barro non interessa a nessuno. È andata infatti deserta la gara per la concessione in comodato gratuito dei locali, da adibire ad attività sociali. Scaduto il termine per raccogliere le proposte, l’amministrazione comunale di Galbiate ha dovuto prendere atto che «non sono pervenute manifestazioni di interesse».

La situazione, a questo punto, si fa critica: infatti, la ripubblicazione del bando porterebbe con ogni probabilità al medesimo risultato, dato che gli impegni a carico del volontariato sono prefissati dalle ferrovie stesse, cioè da Rfi, e non possono essere rivisti. A queste condizioni, però, nessuno si fa avanti e la stazione si avvia verso un pericoloso declino.

Infatti, si trova in una posizione defilata rispetto al centro abitato, quindi il concreto rischio non è soltanto di non riuscire a contrastare sporcizia e incuria, o di continuare a negare i servizi basilari ai viaggiatori, bensì anche di ritrovarsi con un luogo sempre più pericoloso, alla mercé di malintenzionati e spacciatori.

Il nuovo gestore - così come il precedente - avrebbe dovuto farsi carico del luogo adempiendo agli obblighi prefissati appunto da Rfi in quanto proprietaria dell’immobile: cioè, garantire la cura della sala d’attesa, delle aree esterne e il taglio dell’erba, l’apertura della sala alle 5.30 e la chiusura alle 22; la pulizia giornaliera e la manutenzione minuta del locale, dei servizi igienici, delle aree verdi, delle altre zone aperte al pubblico e dei marciapiedi; la raccolta e il corretto smaltimento dei rifiuti.

A candidarsi potevano essere soltanto gli enti del Terzo settore, cioè associazioni interessate a utilizzare i locali per attività sociali e di pubblico interesse senza scopo di lucro. Nessuna ha risposto, dato che l’eventuale necessità di una sede non compensa evidentemente un onere così massiccio, per giunta appunto in un luogo già tra i meno sicuri del territorio. In precedenza la stazione veniva gestita in comodato dall’associazione dei cacciatori.

L’Ambito Territoriale di Caccia Meratese ha traslocato, lasciando ultimamente i locali che aveva adibito a propria sede: i suoi soci - tra cui numerosi solerti pensionati - precedentemente mantenevano lo spazio in perfetto ordine. Oggi la stazione è in stato di abbandono rispetto ad allora, con aiuole trascurate, bidoni che traboccano di rifiuti; vicino ai binari, la banchina è disseminata di mozziconi e fazzolettini usati; la sala d’attesa e i servizi igienici sono chiusi.

La situazione, che l’amministrazione comunale pensava temporanea - per il tempo necessario a trovare chi subentrasse ai cacciatori - rischia invece, a questo punto, di diventare permanente e difficilmente reversibile. Ciò, in aggiunta al degrado anche dell’autostazione di Galbiate centro, chiusa e cadente da anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA