Pistole ai vigili

la Giunta tira dritto

La lettera di una trentina di agenti non cambia la posizione dell’amministrazione sulla dotazione di armi

Bonacina: «Hanno ragione, serve più formazione ma la faremo, e chi non risulterà idoneo non le utilizzerà»

Non più 27 ma addirittura 30 le firme dei vigili in calce alla lettera rivolta a sindaco e consiglieri comunali (che ieri però non era ancora stata recapitata per dare tempo ai ritardatari di firmare) contro la decisione di acquistare armi per il corpo di polizia municipale.

Due vigili su tre. Trenta agenti che chiedono al sindaco e consiglio comunale di utilizzare il denaro pubblico in altro modo perchè le funzioni del corpo, in ogni caso, anche quando viene chiamato in ausilio delle altre forze dell’ordine statali, è sempre su compiti ausiliari, come la viabilità.

Un corpo che ha personale esterno sui 50/60 anni che ha esperienza sui compiti fino a oggi svolti sulla strada ben diversi da quelle delle altre forze di Pubblica sicurezza, anche se il regolamento del 2015 prevede che le abbiano.

«Non ci è motivo di spendere denaro pubblico per armarci, quando vi è già personale qualificato a disposizione della città, adatto e preposto a coprire specifici servizi a cui ad oggi non ci sentiamo addestrati».

Meglio insomma impiegare le risorse per corsi di formazione, rinnovo dei mezzi e nuovi assunzioni.

Ma la vice sindaco Francesca Bonacina, da giorni al corrente della lettera anche se a ieri ancora non l’aveva ricevuta, tira dritto. E ieri pomeriggio alle 18 lo ha spiegato ai consiglieri di maggioranza che hanno voluto incontrarla alla luce dei nuovi risvolti e non senza qualche mal di pancia.

«I due aspetti non sono in contraddizione - dice -sacrosanta la formazione e anche il rinnovo dei mezzi, questo non toglie che nel nuovo regolamento che siamo obbligati a fare e che durerà per i prossimi vent’anni in base alla legge regionale del 2015, noi si inserisca l’uso delle armi per determinate mansioni. Un regolamento persino restrittivo rispetto all’attuale che non poneva vincoli all’uso delle armi. Noi ora invece li mettiamo».

Le assunzioni invece, purtroppo, non sono possibili per legge

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