Cronaca / Lecco città
Sabato 24 Settembre 2016
Piedibus, mancano volontari
I profughi guideranno i bimbi?
Lecco Ci sono circa 400 bambini sulle diverse linee lecchesi
«Pensiamo di addestrare alcuni richiedenti asilo: loro sono disponibili»
Mancano i volontari per il Piedibus. La cooperativa “Eco 86” che si occupa del servizio su incarico del Comune, sta valutando di arruolare i profughi.
«I bambini iscritti sono 400, i volontari un centinaio, servirebbero altre persone, soprattutto lungo alcune linee come la “Belledo vecchia” e quella che dalla zona di San Nicolò, in centro città, porta verso la scuola primaria De Amicis di via Amendola - spiega Elide Rabozzi di “Eco 86” -. Un gruppo di richiedenti asilo, con cui abbiamo già fatto delle iniziative, si sono dimostrati disponibili, vorrebbero collaborare e darsi da fare. Certo non è così semplice, non basta avere la volontà, ci vuole anche la preparazione. Stiamo pensando di mettere a punto dei corsi di apprendistato per spiegare come ci si deve comportare coi bambini, quali le norme di sicurezza, la segnaletica stradale. La volontà c’è, poi non è detto che si arrivi a concretizzare, però potrebbero dare il loro aiuto».
Al momento, come rimarca la coordinatrice della cooperativa “Eco 86” è ancora tutto da definire, poi si vedrà.
Nel frattempo si cercano nonni volonterosi, studenti universitari e genitori con qualche ora libera. Dei 400 bambini iscritti, attualmente sono 200 che già usano il Piedibus, su varie linee in direzione delle scuole elementare di Belledo, della De Amicis di via Amendola, della primaria di Germanedo, Laorca e San Giovanni.
Una quarantina di bambini della primaria di Malnago usa il “Piedibus in autobus” considerata l’impossibilità di raggiungere la scuola troppo lontana.
Per Belledo e Laorca è in via di completamento anche il Piedibus per il ritorno a casa.
«Il Piedibus continua ad avere successo, abbiamo risistemato i percorsi e rivisto le criticità. Nel corso della prossima settimana ripartiranno le linee verso la scuola di Bonacina, Santo Stefano, poi sarà la volta di Maggianico, Castello ed Acquate, e stiamo cercando di riprovare a creare il servizio anche a Chiuso - prosegue Elide Rabozzi -. Abbiamo migliorato la segnaletica, e come dicevo prima rivisto alcuni percorsi rendendoli meglio fruibili».
Non manca però il pasticcio delle iscrizioni on-line che non ha dato i risultati sperati.
«Ci sono state alcune difficoltà, genitori che non hanno ben compreso le modalità, speriamo che dopo questa prova il prossimo anno l’on-line diventi un’abitudine e che snellisca le operazioni», conclude la coordinatrice di “Eco 86”, ribadendo come il Piedibus sia un servizio eccellente. L’unico problema è che scarseggiano i volontari.
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