Bione, sempre più un rebus

Mancano i soldi e la proprietà

Il caso Questi i temi emersi durante la Commissione Sport e Lavori pubblici

A bilancio sembrano non esserci i tre milioni e mezzo per la ristrutturazione

Mancano i soldi a bilancio e manca (almeno parzialmente) la proprietà dell’area. Sono questi due dei temi, forse i più complessi, che ruotano attorno alla vicenda Bione, apparsa dopo la riunione di commissione di ieri sera ancora più ingarbugliata. Una seduta congiunta della commissione sport e lavori pubblici decisamente atipica, che con una semplificazione giornalistica potrebbe essere titola “la rivincita dei dirigenti”, dato che i protagonisti indiscussi sono stati proprio loro: il segretario generale Michele Luccisano e gli architetti Andrea Pozzi ed Elena Todeschini.

Parola ai tecnici

Dopo i fiumi di inchiostro delle scorse settimane e le dichiarazioni di sindaco e assessori, la palla è passata alla parte tecnica di questa delicata partita, che ha cercato di rendere un quadro chiaro e preciso della situazione. Il segretario Luccisano ha fatto una dettagliata ricostruzione cronologica di tutti i fatti che hanno portato alla situazione attuale, ossia al rischio chiusura corso solo poche settimana su cui grava inoltre un rinnovo/non rinnovo che ancora non ha chiarito a che titolo e per quanto tempo Sport Mangement potrà ricoprire il ruolo di gestore del centro sportivo (proprio il quesito principale a cui, con insistenza, anche l’opposizione sta cercando di ottenere una risposta). Ma fra mancate certificazioni, soldi per il progetto che a bilancio ancora non figurano e ritardi su più fronti una cosa pare ormai certa: il percorso che l’amministrazione aveva intrapreso con Finlombarda ha portato a un nulla di fatto: tutto da rifare a cominciare da quelle premesse ineludibili che finora, misteriosamente, erano state trascurate. Prima fra tutte la proprietà dell’area, che almeno parzialmente risulta ancora in mano al Demanio, per non parlare di tutto ciò che riguarda gli aspetti di messa in sicurezza della struttura, un problema che purtroppo vede il centro sportivo cittadino in linea con gli altri edifici comunali.

La questione

«Il caso Bione si somma ai casi di altre strutture come il Palazzo Comunale, il Teatro e Palazzo Belgioioso, dove l’amministrazione sta intervendo» chiarisce il segretario Luccisano, anticipando l’intervento dell’assessore ai lavori pubblici Corrado Valsecchi, che ha ribadito come priorità assoluta del suo mandato la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare del Comune. Ma l’aspetto che desta più perplessità, bilancio alla mano, resta la mancanza di quei famosi 3,5 milioni di euro con cui il Comune dovrebbe partecipare al progetto di riqualificazione del Bione.

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