Annone, il crollo del ponte

Il pm dissequestra i piloni

Anas ora non ha più scusanti per ritardare la fase di progettazione del nuovo cavalcavia - Altri due mesi per depositare la consulenza tecnica, il tir della Nicoli Trasporti verrà nuovamente pesato

Altri sessanta giorni di tempo per depositare la consulenza tecnica sul crollo del ponte di Annone.

Un ulteriore differimento dei termini inizialmente previsti è stato deciso dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecco Nicola Preteroti, titolare del fascicolo d’inchiesta sul crollo del viadotto sulla statale 36, sulla scorta della richiesta del suo consulente, il professor Marco Di Prisco, ordinario di Tecnica delle costruzioni del Politecnico di Milano. Che sta ancora attendendo i risultati di alcuni accertamenti svolti nei mesi scorsi e, inoltre, ha anticipato al pubblico ministero di voler procedere a una nuova “pesata” del tir della Nicoli Trasporti di Albino (Bergamo) sotto il cui peso il ponte si è letteralmente sgretolato.

Una nuova “pesata” per pezzi, tenendo conto dei singoli assi e semiassi. Da confrontare poi con un mezzo di trasporto identico ma integro. Un’operazione complessa ma ritenuta necessaria. Alla luce delle novità, dunque, il tir non verrà dissequestrato, come era stato annunciato un paio di settimane fa. Ma sono invece stati dissequestrati i piloni del ponte crollato, sia quello in direzione Lecco che quello in direzione Milano, che pareva una conditio-sine-qua-non Anas potesse dare il via alla progettazione del nuovo manufatto. Ora che questo ostacolo è stato rimosso, non ci sono proprio più scusanti per rinviare oltre l’inizio della fase progettuale.

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