Di Nunno: «Vendo il Lecco, ma nessuno vuole comprarlo»

“Devo andare via da Lecco e non ci passerò neanche più. Sono io che me ne vado, non loro che mi cacciano. E vedremo se chi arriva riesce a restare per sette anni facendo due promozioni”. Parole e musica di Paolo Di Nunno che accusa di ingratitudine i tifosi della Nord che, esasperati dalle sue “sparate” oramai non lo possono più vedere. E durante Lecco-Sampdoria, partita persa (l’ennesima) mercoledì al Rigamonti-Ceppi, lo hanno duramente contestato per tutta la gara. Eppure Di Nunno ribadisce di avere avuto più meriti che limiti, nella conduzione della società, finora. “Sono stato io l’unico imbecille che si è mangiato tutto per il Lecco. Mi sono venduto la casa di Milano in via Anfossi, due magazzini a Cormano e ancora queste vendite non bastano a pagare tutto. Prima pago le tasse, poi pagherò i calciatori. Loro aspetteranno tanto non giocano più con la testa, è evidente”.

Sembra un “addio”, con la vendita quasi certa. E invece Di Nunno delude ancora. Ribadisce di voler vendere e che non è vero che se lo vuole tenere il Lecco. Ma poi ammette: “Non trovo nessuno disposto a prenderselo il Lecco. Eppure basta pagare i quattro mesi ai giocatori, e le spese dello stadio. Stiamo parlando di 4-5 milioni di euro, ma che diventano solo un paio tra paracadute e fondi della Lega di B che devono arrivare. Una cosa è certa: io la società non la faccio fallire per motivi di orgoglio personale. Ma se gli investitori latitano è perché sanno bene che la C è una perdita di soldi… E dalla B non mi sono messo in tasca niente. Io mi sto vendendo gli appartamenti in centro a Milano, vi mando gli atti se volete”.

Ma Alex Lin? Jamie Welch? “Gli americani continuano a chiedere una serie di documenti. Il cinese? Boh, non so niente. La verità è che nessuno vuole comprare il Lecco”.

Però che Di Nunno non la racconti tutta giusta è rappresentata dal fatto che gli americani stanno facendo una doverosa “due diligence”. Difficile capire perché non dovrebbero farla. Soprattutto se gente seria, l’analisi finanziaria e fiscale del club va fatta. E Lin aveva in tribuna d’onore due persone che sembrano essere del suo entourage, o comunque a lui ben noti, contro la Sampdoria, ovvero Daniele Bizzozero e Fabrizio Citterio. Insomma, sarà anche vero che i soldi sul tavolo nessuno li ha ancora messi, ma Di Nunno probabilmente sta un po’ ciurlando nel manico in questa fase. Forse però questa volta venderà davvero. Impossibile fare previsioni sulle tempistiche, però.

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