Buso, nove gol e un futuro da scrivere: «Resto in C? Dipende dal progetto»

Un raggio di sole nella tempesta. Purtroppo non abbastanza per coprire le colpe da suddividere con tutti i compagni, di un campionato disastroso. Però lui, Nicolò Buso, classe 2000, è forse il meno colpevole di tutti. Ha fatto nove gol in una squadra con uno dei peggiori attacchi del torneo e che ha abbandonato la categoria con tre giornate d’anticipo. E ha sempre giocato dimostrando grande attaccamento alla maglia. Ma non si tira indietro nell’ammettere che è stata davvero colpa di tutti questa retrocessione. “Il campionato dal punto di vista personale è stato positivo. Fare nove gol al primo anno in serie B, non può che essere positivo. Ma si doveva fare meglio, secondo me. Più che singolarmente considerati tutti i giocatori, è il collettivo che poteva e doveva fare di più. Abbiamo le nostre responsabilità, ma tutti, da chi comanda all’ultimo dei responsabili della società; è colpa di tutti la situazione che si è creata. Se fino a gennaio eravamo salvi e nel girone di ritorno abbiamo collezionato solo una vittoria, un motivo ci sarà”.

Dopo il mercato di gennaio che ha sconvolto lo spogliatoio, il gruppo è venuto a mancare? Sarebbe facile prendere questa “scusa”, ma Buso, ragazzo onesto, nega: “Anche quelli che sono arrivati erano bravi ragazzi. Devo ammetterlo: anche nel ritorno eravamo un gruppo affiatato. Troppe cose, però, nel contorno non sono andate. Perché comunque tra di noi stavamo bene. Solo che tante cose sono andate male, per il contorno che c’era. Noi abbiamo le nostre responsabilità perché in campo andiamo solo noi… C’è grande rammarico, e lo assicuro, rosichiamo tutti. Dopo 50 anni tornare in serie B dopo aver costruito un sogno del genere, è stata durissima rovinare tutto così…”.

Intanto si parla già di “addio” per Buso. Troppo forte per rimanere in serie C. O no? “Adesso è presto per parlare. Quest’anno è stato duro anche mentalmente. Io sono sempre stato bene a Lecco, ma tra un po’ vedremo se ci saranno offerte e se il Lecco cambierà proprietà. Appena avrò notizie, decideremo il da farsi con la società. Io ho ancora un anno di contratto”.

Dovessero arrivare solo offerte di serie C, invece? : “Non le prendo manco in considerazione – taglia corto il bomber bluceleste - . Se devo cambiare per rimanere in C, non cambio. Se arriva qualche serie B, la valuteremo con la società. Ma a Lecco sto bene e dopo tre anni vorrei riprovare a tornare in serie B. Poi si vedrà. Certo: dipenderà molto anche dal progetto che ci sarà, se cambierà la società o meno, che programmi ci sono… Prima devo digerire questa retrocessione e le tante cose che non sono andate”. La discriminante saranno i programmi del Lecco. Certo, se l’obiettivo è salvarsi in C, probabilmente Buso non resterà neanche nel caso, improbabile, non arrivassero offerte dalla B. Ma altrimenti, se la società sarà solida e vogliosa di puntare in alto, Buso potrebbe restare.

Anche perché, nell’annata più buia, Buso, oltre i nove gol, è stato bene, come continua a ripetere: “Mi sono trovato bene anche quest’anno con i compagni. Sono loro che mi hanno aiutato a fare i nove gol. Quando ho segnato è sempre stato importante il gruppo. Mi hanno sempre fatto sentire bene qui”.

Buso ha cambiato anche modo di giocare. È diventato anche un’opportunista d’area. E un giocatore a tutto campo: “La serie B è molto più difficile della C. Anche a livello tattico penso di essere maturato molto. Anche come personalità: ho provato molte volte le giocate. E difendevo tantissimo, per cui mi sento soddisfatto perché mi sento cresciuto”.

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