Alzheimer, ricerca e storie
Riflettori sulla dopamina

Oggi, nell’inserto “L’età forte”, dedicato alla terza e quarta età, parla l'autore della più recente scoperta scientifica, il prof. D’Amelio

Benché le cause della malattia di Alzheimer restino, ad oggi, ignote, la ricerca fa grandi progressi, anche in Italia. Nelle due pagine dedicate a questa patologia,oggi nell’inserto “L’età forte” del quotidiano La Provincia, proponiamo un’intervista al professor Marcello D’Amelio: a soli 42 anni, il docente di Fisiologia umana e Neurofisiologia all’Università Campus Biomedico di Roma, ha dimostrato che la malattia insorge con la morte dei neuroni dell’area tegmentale ventrale, dove viene prodotta la dopamina, sostanza che agisce anche sull’umore: in pratica, non solo i disturbi di memoria a breve termine sono campanelli d’allarme della malattia, ma anche il disagio psicologico e gli stati depressivi che dipendono dal calo della dopamina. Lo studio, pubblicato su “Nature Communications” sta segnando una svolta sia nell’approccio alla malattia, per intervenire precocemente sui sintomi, sia sulle modalità diagnostiche. Nel viaggio che “L’età forte” compie nei recessi della memoria, anche due storie personali appassionanti: quella della scrittrice Sveva Casati Modignani, alias Bice Cairati, autrice di una recentissima autobiografia e quella di Joseph Ratzinger, il Papa emerito. A 90 anni un libro edito da San Paolo lo racconta anche nella sua quotidianità. Abbiamo interpellato la giornalista Maria Giuseppina Buonanno, co-autrice del volume, per raccontarci qualche aneddoto.

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