Galbiate, il campo “silenziato” dal giudice

«Torto grande. Ma non arrendetevi»

Incredulità tra i residenti dopo la sentenza che mette il bavaglio ai giovani e allo sport. Coro unanime di proteste: «Impossibile capire come un fischietto e i ragazzi che giocano siano un disturbo»

«Da non credere» questo il commento unanime dopo la sentenza emessa dal giudice Mirko Lombardi che impone notevoli limiti alle attività del Gruppo sportivo di Sala al Barro, nella gestione degli impianti della frazione. La diatriba nata tra i vicini di casa- i fratelli Recalcati - e la società “Gs Sala”, che gestisce la struttura comunale, si è conclusa in questa fase, con il riconoscimento dei disagi patiti dalle due famiglie. Agli impianti si superano i decibel consentiti. Per cui le attività che si programmano, dovranno svolgersi con il “silenziatore” e rispettare rigorose restrizioni. Ad esempio l’apertura per le partite domenicali, anche di campionato, solo dalle 10 alle 13.30, o del centro e del bar solo dalle 14 alle 20.30. Addirittura l’autorizzazione scritta dei Recalcati.

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