Gb/ Scandalo note spese, Brown pronto a ripagare 12 mila sterline

Gb/ Scandalo note spese, Brown pronto a ripagare 12 mila sterline Lo ha annunciato Downing Street

Londra, 12 ott. (Ap) - Dallo scandalo sulle note spesa gonfiate dei deputati britannici, scoppiato nel maggio scorso, non si era salvato neanche il premier Gordon Brown che oggi ha fatto sapere che restituirà più 12.000 sterline per rimborsi ricevuti e non dovuti. La notizia è stata confermata da Downing Street che ha precisato che Brown restituirà la somma ricevuta per pagare una domestica, spese di giardinaggio e di lavanderia.Le spese contestate al Primo ministro, che ha ammesso l'errore, sono collegate al fatto che Brown avrebbe richiesto dei rimborsi per le residenze "sbagliate". La legge prevede infatti generosi rimborsi sia per quel che riguarda mutui e affitti che per l'arredamento, ma solo per le "seconde case" dei parlamentari che non risiedono a Londra. Dopo il trasferimento a Downing Street (inizialmente al numero 11, come Cancelliere dello Scacchiere, nel 2006) Brown aveva invertito lo status delle sue residenze, definendo "principale" il suo appartamento londinese (di fatto non più utilizzato) e "seconda" la sua casa di Fife, in Scozia. Brown aveva però presentato delle bollette della luce di Fife che interessavano in parte anche il periodo in cui la seconda casa era quella di Londra, periodo in cui il rimborso non era quindi dovuto; al contrario, ha presentato altri conti relativi all'appartamento londinese quando questo era ormai stato designato come residenza principale.In totale circa 175 deputati hanno rimborsato circa 300mila euro di spese, ma decine di parlamentari hanno già annunciato di non avere intenzione di presentarsi alle prossime elezioni, rinunciando così a pagare quanto dovuto in attesa di poter se necessario ricorrere a vie legali.

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