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Martedì 23 Agosto 2011
Voglia di scordare la crisi
Molti lecchesi sono in vacanza
Meno rifiuti, più gente in vacanza. Non bastasse la percezione palpabile che a luglio e ad agosto la città si è svuotata più dell'anno scorso, ci vengono in soccorso le pattumiere condominiali. È il calcolo basato sulla quantità di rifiuti ritirati dalla Econord.
Ci saranno anche pochi soldi e prospettive pessime, ma la gente ha scelto una meritata fuga. «Quasi una scelta collettiva di salvaguardare la propria integrità mentale che guardando i tg e leggendo i giornali rischia di essere gravemente compromessa», commenta Corrado Valsecchi, dirigente della Econord che ci ha fornito i dati. Non è che la crisi non pesi: è cambiato l'atteggiamento con cui la si fronteggia. L'anno scorso aveva prevalso un comportamento prudenziale e timoroso che spingeva al risparmio e alla quaresimale astensione da qualsiasi spreco, con le vacanze iscritte alla voce spesa voluttuaria da cancellare. Infatti, rispetto al 2009, nei mesi luglio e agosto i rifiuti in tutte le forme avevano proliferato. Un aumento significativo, più o meno dell'ordine della diminuzione registrata quest'anno.
Quelli che l'anno scorso avevano rinunciato alle ferie al mare o in montagna, stavolta sono partiti. «Meglio godere di un uovo oggi, visto che domani la gallina ce la possiamo scordare - dice Valsecchi -: deve essere il ragionamento che ha spinto i lecchesi a prendere le distanze dalla paura del futuro. Tenere i soldi in banca o investirli non è salutare: spenderne un po' per il proprio benessere, invece, è meglio. Hanno ragione».
A luglio 2010 gli operatori della Econord avevano raccolto 347.680 chili di frazione secca (carta, plastica e alluminio), quest'anno solo 325.120: vale a dire 22.560 chili in meno, pari al 6%. Anche i sacchi neri dei rifiuti indifferenziati sono diminuiti di numero e di peso: da 788.570 chili a 754.570. Una differenza di 34 mila chili tondi, pari al 4%.
Un po' meno il calo degli avanzi di cucina: poco meno del 2%, da 258.570 chili a 253.910 (4.660 chili in meno).
Una differenza che si spiega, forse, con il contributo di bar e ristoranti: se i lecchesi se ne sono andati, sono stati quasi rimpiazzati nei locali dai turisti che hanno fatto tappa sulle rive di questa sponda del Lario. E anche con il fatto che questo caldo aumenta il consumo di meloni e angurie, aggiunge il dirigente di Econord: «Rifiuti che pesano».
Significativi anche i dati parziali di agosto: le vacanze dei lecchesi continuano, o meglio, per tanti che tornano altrettanti ne partono. Bassa la quantità di pattume raccolta nei primi 19 giorni del mese: tanto bassa da rendere assolutamente improbabile il raggiungimento a fine mese della quantità ritirata complessivamente nell'agosto 2010. Basta curiosare nel sacco nero per rendersene conto ad agosto un anno fa 676.553 chili di rifiuti indifferenzuati, nei primi venti giorni di quest'anno solo poco più della metà: 394.590 chili.
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