Siamo un paese che non è credibile. Abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità in balia di un sistema corrotto e clientelare. Abbiamo un sud che l'Europa neanche immagina, con aree in cui lo stato è assente. Altro che fiducia e responsabilità. È risibile comprare il proprio debito come alcuni vogliono far credere. Che lo facciano Buffon e i calciatori innamorati dell'Italia è normale. La cuccagna sta per finire anche per loro.
Io non compro un bel niente fino a quando il mio Paese non capisce che la fiducia prima di darla fuori bisogna conquistarla in casa. L'Ue è scesa a Napoli e ha parlato di vergogna. Ci vorranno vent'anni per smaltire i rifiuti di una città che è uno scandalo mondiale. E i tedeschi dovrebbero accollarsi i nostri debiti? Ma non diciamo sciocchezze.
Sono in arrivo tasse, balzelli, patrimoniali, casse del mezzogiorno camuffate, ticket, aumenti, ma per cosa? Salvare questo Paese si può solo responsabilizzando chi governa la cosa pubblica. L'unica soluzione prima della fine si chiama federalismo. Non l'hanno voluto e per di più pensano che la gente, la nostra gente del nord, sia un manico di babbei pagatori. Vedremo questo "schifo" a cosa porterà. Io mi preparo a lottare per l'indipendenza della Padania. Sono certo che così facendo, pur insultato e deriso, mi accingo a salvare anche l'Italia. Cordiali saluti.
Giovanni Bianchi
Carlo lettore,
eccoli qui, i concetti cari alla Lega più dura e più pura, quella pronta a seguire alla lettera i dettami del pensiero bossiano della prima ora. Da questo versante, niente dunque da contestarle.
Più difficile, pur tuttavia, dare una risposta a quanti - e da tempo - affermano che i "lumbard" per anni sono stati forza di governo e che quindi, per primi, avevano in mano le sorti di questo Paese che il professor Monti e la sua squadra sono chiamati a salvare dal naufragio.
Edoardo Ceriani
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