'Ndrangheta, boss restano in cella
Confermate le 110 condanne

I presunti 'ndranghetisti restano in carcere. L'hanno deciso pochi minuti fa i giudici della Corte d'Appello di Milano, che hanno pronunciato la sentenza del maxi processo di secondo grado scaturito dall'operazione Infinito

MILANO I presunti 'ndranghetisti restano in carcere. L'hanno deciso pochi minuti fa i giudici della Corte d'Appello di Milano, che hanno pronunciato la sentenza del maxi processo di secondo grado scaturito dall'operazione Infinito che nel luglio 2010 smantellò le cosche della 'ndrangheta in Lombardia. Confermato l'impianto accusatorio, e quindi l'associazione a delinquere di stampo mafioso, le 110 condanne a carico di altrettanti imputati, tra cui numerosi presunti boss, sono state tutte confermate: soltanto in qualche caso c'è stata una parziale riforma, con una leggera riduzione della pena finale. Questa mattina, nell'aula bunker di via Uccelli di Nemi, il collegio giudicante ha comunicato alle parti che solo a metà pomeriggio si sarebbe saputo quando sarebbe uscito dalla camera di consiglio per il verdetto. Ci sono volute nove ore.

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