Lecco: punti giochi non accreditati
a rischio il finanziamento

La nuova normativa richiede che le strutture per ottenere finanziamenti pubblici siano accreditate ma otto punti gioco su nove non lo sono e la soluzione prospettata dal Comune non piace alla Fism

LECCO - I soldi per una volta tanto ci sono, il problema è riuscire a destinarli. La questione dei nido e punti gioco non statali e dei relativi finanziamenti che il Comune come sempre stanzia per garantire alle famiglie una retta calmierata, quest'anno si complica per un vincolo preciso richiesto dalla Regione: l'accreditamento.
Vale a dire cioè che chi vorrà richiedere finanziamenti pubblici dovrà garantire alcune norme di qualità che sono soprattutto legate all'aspetto educativo, all'aggiornamento e alla qualità del servizio. Il Dr è del 2010 e da febbraio 2011 le strutture hanno iniziato a mettersi a norma. Ma la gran parte non lo è e ora rischiano grosso.
<Il Comune non può fare altro che attenersi alle regole - spiega l'assessore IvanoDonato - e l'associazione lo sa benissimo. Solo chi è accreditato può ottenere direttamente da noi il finanziamento. Ma visto che i soldi che stanziamo sono sempre gli stessi, mille euro in meno dei 75 mila euro che davamo l'anno scorso, ci pensi la Fism a distribuire all'interno dei punti gioco i fondi necessari». In pratica secondo il Comune il punto gioco della parrocchia San Nicolò dovrebbe prendere il finanziamento e distribuirlo anche agli altri. ma la Fism storce il naso: difficile l'applicazione, meglio una deroga.
A breve un incontro con sindaco e assessore per risolvere la questione.

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