Lecco, «L'usura uccide
Giusto l'allarme»

Il presidente di Confartigianato Daniele Riva sostiene che il problema è reale e gravissimo: a rischio le imprese in ginocchio per la crisi. «E' più di un anno che lo segnalo»

LECCO - «Non bisogna infilarsi nel tunnel dell'usura, perché poi è impossibile uscirne. L'allarme, per le nostre imprese, esiste e l'ho lanciato un anno fa, parlando anche con il prefetto: con la difficoltà attuale di accesso al credito, il rischio è davvero consistente. Quella che può sembrare la soluzione dell'oggi è soltanto la catastrofe del domani».
Il tema è delicato e difficile, ma Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco, non si sottrae dall'affrontarlo. L'usura non è un fenomeno astratto, che riguarda esclusivamente territori distanti: è presente anche nel Lecchese, con radici profonde e un numero di vittime potenziali che cresce continuamente, a causa della crisi che non smette di mordere.
«Fra qualche anno ci troveremo con gente che si è messa la corda al collo da sola - afferma il presidente, ricorrendo ad un'immagine assolutamente esplicita -: Ho fatto presente che è necessario fare grande attenzione a queste dinamiche, perché momenti di crisi economica come quello attuale rappresentano terreno fertile allo sviluppo di questo genere di infiltrazioni. Con la stretta del credito operata dalle banche, la disperazione di un imprenditore in difficoltà economiche può spingere nella direzione sbagliata».

Per segnalare storie ed episodi di cui siete a conoscenza, scrivete, anche in forma anonima, a [email protected].

© RIPRODUZIONE RISERVATA