Lecco: l'addio all'Officina
Per molti la fine di un'epoca

Sconcerto nel mondo della musica per la definitiva chiusura dell'Officina della Musica di via Plava. Molte le voci che si alzano per evocarne i ricordi: su facebook la bacheca è letteralmente assediata di giovani amareggiati e delusi, mentre Qui Lecco Libera ne parla come di «un'occasione unica, persa per Lecco».

LECCO - Sconcerto nel mondo della musica per la definitiva chiusura dell'Officina della Musica, scuola che da anni ospitava i concerti più seguiti della provincia, rappresentando anche un ottimo trampolino di lancio per band di giovani emergenti. Tra le cause, problemi di affitto, pagamenti mancati al proprietario dello stabile che hanno portato allo sfratto.

Mille voci si sono alzate, soprattutto di giovani, che hanno assediato la bacheca della pagina facebook della cara Officina, alla notizia, arrivata ieri mattina, della chiusura. Tra queste, quella di Qui Lecco Libera, che già aveva pensato al futuro della scuola, volendo intitolare la loro sede (situata dirimpetto a via Plava e facente parte dello stesso complesso) a Vittorio Arrigoni, in occasione del secondo anniversario: «Nulla di tutto questo sarà possibile. La nostra città perde un'opportunità, ancora tutta da costruire e rafforzare». Sconforto e amarezza nelle parole di un'associazione che tanto aveva creduto nell'Officina «come strumento, non come fine, non come alibi».

Intanto continuano ad essere postate sulla pagina facebook, video e foto ricordo, per la scomparsa di quella che per molti è stata molto di più di una scuola di musica: un centro culturale, dove incontrare persone amiche, vicine, nella vita come nella musica. Molte sono inoltre state le persone che hanno offerto il loro aiuto, come ha confermato Giuseppe Caccialanza, ma purtroppo «le difficoltà erano molteplici. Forse una delle cause è stata la mia incoscienza per aver affrontato un progetto così grande da solo». 

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