Cronaca / Lecco città
Domenica 02 Marzo 2014
Lecco, arriva la Tasi
Allarme stangata sulla casa
Via libera del governo alla nuova tassa sugli immobili. L’aliquota potrebbe salire dal 2.5 al 3.3 per mille
Il Comune di Lecco non ha ancora deciso: «Proveremo a non ritoccarla, vanno garantite le detrazioni»
Alla fine, gira che ti rigira, l’imposta sulla prima casa torna a far capolino. E se tutto andrà bene sarà esattamente come la vecchia Imu, ma il rischio è che possa essere anche più alta, con stangata per le abitazioni di una certa metratura.
Nel primo consiglio del governo Renzi è stato tradotto in un decreto legge l’accordo stipulato in precedenza dal governo Letta con i comuni che prevede appunto l’introduzione della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili come ad esempio l’illuminazione pubblica che va a compensare il mancato introito dell’Imu sulla prima casa.
I comuni avranno la possibilità di alzare l’aliquota da 2.5 per mille (a Lecco l’Imu sulla prima casa era al 4 per mille ma con detrazioni) a 3.3. Una richiesta voluta dai grandi comuni come Milano o Varese che avevano un’aliquota Imu molto alta (5 per mille) e ora devono trovare le risorse per compensare la perdita.
Lecco che ha aliquote catastali molto alte come tutte le province relativamente giovani, nella simulazione tra le province italiane risulta essere tra quelle con la tariffa più alta, nel caso il Comune decidesse di applicare la maggiorazione dello 0.8 per mille.
Per un appartamento di 120 metri quadrati si pagherebbe 534 euro, per una seconda casa invece 1.844 euro.
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