Le rapina di Calolziocorte
Il don chiede fermezza

Il parroco della frazione calolziese del Pascolo e di Vercurago, è per la linea della fermezza, nei confronti dei tre malviventi che nei giorni scorsi hanno sconvolto il territorio con le loro azioni violente ai danni di cittadini indifesi

CALOLZIOCORTE «E' giusto porgere l'altra guancia, ma in questo caso non vorrei che passasse il messaggio sbagliato: questa gente merita di essere assicurata alla giustizia e di restare in carcere a lungo».


Poche parole, ma chiare: don Roberto Trussardi, parroco della frazione calolziese del Pascolo e di Vercurago, è per la linea della fermezza, nei confronti dei tre malviventi che nei giorni scorsi hanno sconvolto il territorio con le loro azioni violente ai danni di cittadini indifesi.


I fatti, ormai, sono noti a tutti, tanto da causare una preoccupazione profonda, legata soprattutto al fatto che questa gente - giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni, provenienti dall'est Europa - colpisce indifferentemente la sera e di notte, prendendo di mira dalle villette alle case popolari e infierendo sulle loro vittime.


Lo sanno bene, loro malgrado, Aldo Valsecchi (72 anni, residente in via Erta) e Annamaria Pia (60 anni, di via Cavour), finiti in ospedale per i pestaggi cui sono stati sottoposti, in particolare la donna abitante al Pascolo.


Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola mercoledì 27 febbraio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA