La mostra “osé”, Ferrari ha poco seguito

Oggiono Lamberto Lietti: «Era spiegato tutto all’ingresso, il dubbio che fosse una proposta culturale».Lotti: «Dobbiamo ricordarci com’eravamo da giovani: raramente prudenti e saggi. Gli errori sono educativi»

Villa Sironi non è la Florida, né ai visitatori dell’evento “Chill’n Villa”, lo scorso weekend, è stato mostrato un Michelangelo.

In scala local, mutatis mutandis, il tema che, anche a Oggiono, sta accendendo il dibattito è, però, lo stesso: i nudi integrali. Qui sono stati oggetto, lo scorso weekend, del festival nella Villa municipale, organizzato col patrocinio anche del Comune.

Dunque, spenta l’eco mondiale per le contestazioni mosse alla preside della Tallahassee Classical School - che ha fatto vedere il David ad alunni minorenni - nel loro piccolo, anche i nudi di Oggiono stanno facendo discutere.

Il patrocinio

Le opposizioni sono divise: dopo le accuse indignate della Lega, per le modalità della mostra (opera del fotografo Jacopo Greppi, con poesie di Daniele Rossi), la lista civica di Lamberto Lietti invece dichiara: «Villa Sironi non è una chiesa. A noi, che pure non l’abbiamo visitata, risulta che il pudore fosse peraltro salvaguardato: a chi entrava, veniva spiegato il contenuto. Se, poi, questa è da ritenersi una proposta culturale (come altre dell’amministrazione di centrosinistra Narciso), spetterà ai cittadini giudicare, nel 2024, alle prossime elezioni».

“Chill’n Villa” ha avuto il patrocinio di enti come Lake a Move, del progetto Stare bene e il sostegno economico del Fondo della comunità di Oggiono (in seno alla Fondazione comunitaria lecchese) nato a partire dal lascito di un ex dipendente municipale defunto e che, inoltre, coinvolge l’imprenditoria, riceve elargizioni e offerte, inoltre fa rete con l’associazionismo e il volontariato.

Il presidente, Alberto Lotti, commenta: «In generale, non veniamo coinvolti nel dettaglio dei progetti che sosteniamo, in quanto lo statuto prevede anzitutto il rispetto di alcuni criteri: la finalità deve essere culturale, sociale o ambientale. Quanto a “Chill’n Villa”, sapevamo che prevedeva una mostra fotografica e già lo avevamo sostenuto lo scorso anno: per il 2023, però, abbiamo deciso di supportarlo con minori risorse, per diversi motivi, il primo dei quali è che lo statuto ci vincola altresì a destinare le risorse a iniziative con ricaduta massima su Oggiono, mentre questo evento attira molte persone da altre parti. Di conseguenza, l’edizione di quest’anno è stata finanziata con 500 euro, rispetto ai mille della scorsa estate».

Sbagliando s’impara

E la mostra dei nudi integrali? «Come già detto - precisa Lotti - non eravamo informati dei dettagli. Di “Chill’n Villa” ci piaceva che fosse un evento organizzato dai giovani per i giovani. Che altro dire? Dobbiamo ricordarci come i giovani sono, e come anche noi eravamo: di solito, non prudenti, e raramente saggi; ci sono accortezze che vengono con l’età. L’importante è che gli errori siano educativi: cioè che, sbagliando, i giovani imparino».

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