Grosotto, i soccorritori
«La Fiat Punto volava»

«Ho visto la Fiat Punto letteralmente volare per aria - afferma uno degli operai -. L'incidente è avvenuto in semicurva e noi stavamo salendo in direzione Grosio»

GROSOTTO - Sabato mattina all'ospedale di Sondrio è stata eseguita l'autopsia sui cadaveri di Luca Recine e di Attilio "Tito" Martinelli, gli automobilisti che hanno perso la vita mercoledì sera dopo lo scontro frontale avvenuto a Grosotto sulla statale 38. Il magistrato ha dato quindi il nulla osta alla sepoltura. I funerali di Luca Recine, 19 anni che faceva il cuoco all'albergo Posta di Livigno, si svolgeranno domani pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Lomagna.

Come da sua volontà, invece, non ci sarà nessun funerale per Attilio Martinelli, ma la salma sarà cremata. Intanto, superato lo choc di averla scampata bella per una questione di secondi, parlano i primi soccorritori che sono giunti sul luogo del sinistro. Sono degli operai grosini che stavano tornando a casa sul furgoncino dell'azienda per la quale lavorano alle porte di Sondrio.

«Ho visto la Fiat Punto letteralmente volare per aria - afferma uno degli operai -. L'incidente è avvenuto in semicurva e noi stavamo salendo in direzione Grosio. Di solito le luci delle auto che procedono nella direzione opposta non si vedono, ma evidentemente l'auto che scendeva (quella di Martinelli, ndr) era tutta sulla corsia di sinistra, altrimenti non si spiega come noi potessimo vedere le luci. In quel momento in strada c'erano solo tre auto: le due incidentate e la nostra».

«Quando mi sono accorto della carambola, ho subito detto al collega che guidava di frenare, ma anche lui era attento e quindi non abbiamo avuto problemi - prosegue nel racconto l'operaio -. È stata una scena davvero impressionante perché tutte le luci che vedevamo prima dell'incidente, sono scomparse. C'era il buio assoluto. Sono sceso dall'auto e ho constatato che purtroppo non c'era più nulla da fare per i due conducenti».

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