Lecco: ostello della gioventù
ora ci pensa il Politecnico

La struttura è abbandonata dal 2009, il polo universitario si è offerto di concluderla e gestirla per studenti e giovani turisti

LECCO - Virginio Brivio era presidente della Provincia, il sindaco di Lecco Antonella Faggi appena insediata.
Era il 14 ottobre del 2006, la fotografia li ritrae durante la cerimonia della posa della prima pietra dell'ostello della gioventù di corso Matteotti.

Una struttura attesa a lungo e già allora vista come fondamentale per lo sviluppo turistico della città. Dopo due anni il cantiere che avrebbe dovuto terminare nel 2008 in realtà non era che a metà e si è definitivamente bloccato per un problema legale di tipo civile legato all'impresa vincitrice l'appalto.

A interessarsi al cantiere che rischia di restare tale per parecchio tempo visto che il Comune, pur avendo soldi per terminarlo non li può spendere a causa del patto di stabilità, ci ha pensato il Politecnico.

Con l'inaugurazione del nuovo campus infatti la società che gestisce l'ostello all'interno della struttura fatti due conti ha fatto sapere che la gestione non era remunerativa. Troppo pochi 400 posti per riuscire a far quadrare i conti.

Dunque ecco la proposta: il Politecnico (o meglio la società incaricata a realizzare l'ostello all'interno del campus) termina i lavori dell'ostello della gioventù di corso Matteotti e poi gestisce i duecento posti letto che vi si ricavano.

La condizione infatti è che l'ostello non sia destinato solo agli studenti del Politecnico ma che una quota venga lasciata a disposizione dei giovani turisti in particolare nel periodo estivo.

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