Introbio, ultimo saluto
a Mario Cerati

Alpino, partigiano e calciatore. Ai funerali di Mario Cerati una chiesa gremita di penne nere, ma anche della gente del paese che gli era molto affezionata. Una celebrazione nel ricordo delle sue grandi imprese, ma soprattutto della sua capacità di essere un vero amico.

INTROBIO - Si sono svolti oggi, nella parrocchiale gremita di gente, i funerali di Mario Cerati, ufficiale degli Alpini, poi comandante partigiano, che si è spento ieri all'età di 97 anni.
Nonostate la giornata autunnale di pioggia incessante, i suoi amici alpini delle varie sezioni valsassinesi e lecchesi non sono mancati, con i loro gagliardetti e cori, accanto alla sua famiglia, ai figli e ai nipoti.
In chiesa anche molta gente del paese, che conosceva bene l'alpino, ma anche gli esponenti dell'Anpi e i rappresentanti del Comune di Introbio.
Gli alpini hanno accompagnato i momenti più importanti della liturgia, scandendoli col suono della tromba e con la preghiera dell'alpino.
A officiare don Cesare Luraghi, amico di Mario, che ha ricordato le imprese del partigiano conosciuto col nome di battaglia "Romolo", alpino e calciatore, che aveva militato nelle file del Lecco come centroavanti.
«Mario resterà sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri - ha detto don Luraghi - voglio ricordarlo come un amico, un vero amico».

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