Lecco, la rivolta dei “tartassati”

Nasce il comitato anti multe

Ne hanno prese a decine in via Balicco. Tanti cittadini ci telefonano per protestare : «E’ una follia». C’è chi accusa: «In un mese 800 euro e devo vivere con 1.000 ». Così pensano a riunirsi per ottenere almeno una dilazione con la convinzione che l’unione fa la forza

Ormai è una valanga, quella dei “tartassati dalle multe”. Un fiume in piena che travolge tutto.

Si scopre che aver preso più di dieci, venti, trenta verbali è la norma. Il fatto che i tempi tecnici di notifica sfiorino i due mesi (per legge possono arrivare fino a 90 giorni), porta la gente ad accorgersi di aver violato la Ztl (soprattutto in via Balicco), quando ormai l’ha già fatto decine di volte.

«Non siamo stati informati»

Nessuno dei “tartassati” si proclama innocente (come potrebbe?), ma tutti protestano per il silenzio dietro al quale il Comune, una volta adempiuti gli obblighi di legge (comunicazioni, presidio per un mese, cartellonistica adeguata), si è trincerato. Tutti coloro i quali ci telefonano, ci scrivono, lamentano di non essere stati adeguatamente informati, dal Comune. Comune che, invece, si ritiene assolutamente a posto con la coscienza per aver indetto incontri, organizzato conferenze stampa e dato informazioni puntuali.

Ma è evidente che se anziane con mille euro di pensione, sono incappate decine di volte nelle telecamere della Ztl, qualche cosa in questa comunicazione Comune-Cittadini, non ha funzionato. Tanto che si fa sempre più pressante la richiesta da parte degli utenti di un comitato che possa sondare la possibilità (di primo acchito molto remota) di fare ricorso contro tutte queste multe.

Distrazione, certo. Scarsa conoscenza dei cartelli, seppur evidenti, pure. Ma Valentina Panzeri, residente ad Acquate, si lamenta: «In un mese ho speso 800 euro di multe e ne prendo 1.000 di pensione. Sono pure vedova. E sa perché ne ho prese tante? Perché non le hanno mandate dopo 15 giorni ma dopo due mesi così la gente ha continuato a cascarci».

La stessa cosa è capitata anche a Delia Rocca: «Le ho prese tutte in via Balicco. Una trentina. Le prime volte non ho notato il cartello di Ztl, poi un giorno, quando era buio, ho letto “Varco Attivo” e mi sono spaventata. Troppo tardi: ho visto, comunque, che passavano tantissime macchine. La mia è stata semplice distrazione, ma la risposta del Comune che “Chi ha sbagliato nella vita paga”, non mi è piaciuta. Caldeggio un comitato di utenti che possa chiedere al Comune, almeno, una dilazione nei pagamenti».

i cittadini vanno al contrattacco e cercano di mettersi insieme. L’unione farà la forza?

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