Frontalieri, troppo smog
Il carpooling è la soluzione

Due milioni di franchi dal ministero dell'Ambiente per incentivare il trasporto aziendale

Italia e Svizzera unite per combattere l’inquinamento ambientale legato al frontalierato. Si parlerà di carpooling, trasporto aziendale e di posteggi riservati ai pendolari domani sera a Coldrerio durante la prima riunione transnazionale a cui parteciperanno i capi di discastero ambiente di 15 Comuni del Mendrisiotto e una trentina di amministratori locali dei comuni della provincia di Como. Obiettivo: trovare soluzioni che permettano di abbattere del 30% il numero dei mezzi in transito e dei valori di polveri sottili. n traguardo che il Cantone svizzero ha deciso di finanziare con 2milioni di franchi destinati al rafforzamento e all’organizzazione del trasporto aziendale, che per questo motivo sarà al centro del tavolo di confronto. «L’industria ticinese - spiega Matteo Muschietti, capo del dicastero ambiente di Coldrerio - fa redditoed è giusto che partecipi alla risoluzione di questo problema; l’inquinamento infatti riguarda tutti, è una questione che non ha barriere né confini, lo smog provoca danni al sistema respiratorio da entrambe le parti del confine e per questo dobbiamo lavorare assieme».

Sono 35mila le auto che ogni giorno entrano in Ticino dai valichi di frontiera italiani, 15mila solo dalla dogana di Chiasso ed altre 10mila da quella di Bizzarone, e l’obiettivo è quello di arrivare il prima possibile almeno a 24mila unità; per farlo è però indispensabile lavorare sul carpooling, sui mezzi di trasporto pubblico locale e sulla creazione di posteggi ad hoc specialmente in territorio italiano. Tra le idee che saranno presentate anche quella di attivare nuove linee transfrontaliere degli autobus. «Attualmente - spiega Mirko Baruffini, consigliere delegato alla mobilità della Provincia di Como - sono attive due linee transfrontaliere, la 1 e la 12, ma chiederò che dall’anno prossimo possa essere estesa fino in territorio svizzero, a Mendrisio, anche il C70 che è la linea di bus che attraversa l’olgiatese, territorio da cui ogni giorno partono circa 10mila frontalieri. Attivare una serie di collegamenti diretti può essere parte della soluzione». Contemporaneamente si cercheranno anche aree da destinare a posteggio in zone di frontiera, sulla scia di quanto fatto a Bizzarone, Uggiate Trevano e Faloppio dove però ad oggi la gran parte degli stalli messi a disposizione restano vuoti. Per questo, assicurano Muschietti e Baruffini, verrà proposto alle aziende di offrire incentivi per chi utilizza il carpooling. «Un’altra idea che porterò alla riunione di domani - conclude Baruffini - è quello di valutare la fattibilità di creare corsie veloci alle dogane destinate a mezzi pubblici e a chi condivide l’auto per andare al lavoro».

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