Tragedia nel lago di sabato
Prima un malore, poi l’incidente

Ancora nessuna traccia dell’uomo disperso - La ricostruzione: il gommone seguiva la pilotina ma il conducente si sarebbe sentito male

Un altro giorno è trascorso e ancora nessuna traccia del corpo di Ion Costinel, l’artigiano rumeno di 47 anni residente a Vimercate che da sabato sera risulta disperso nello specchio d’acqua tra il Moregallo e l’Orsa Maggiore.

L’ipotesi di dinamica su cui stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Lecco, coordinati dal sostituto procuratore Cinzia Citterio, è quella della collisione accidentale tra il gommone su cui viaggiava lo straniero e la pilotina con a bordo la famiglia lecchese: un incidente probabilmente dovuto a un improvviso malore del conducente del gommone.

Gli inquirenti hanno infatti ricostruito come i due natanti sabato sera alle 21 stessero facendo rientro verso Lecco uno dietro l’altro: la famiglia lecchese aveva stretto amicizia con l’artigiano rumeno e si era offerta di ospitare Ion Costinel a casa loro dopo aver trascorso la giornata tra la spiaggetta dove lui campeggiava e il lido di Parè, dove avevano incontrato e conosciuto altri suoi connazionali.

Durante il viaggio la pilotina, in quel momento condotta dalla moglie di Ivano Combi, sarebbe stata improvvisamente speronata sul lato posteriore sinistro e il gommone avrebbe scavalcato l’imbarcazione. Un impatto violento per cui il marito ha quasi perso i sensi (ha anche riportato la lussazione di una spalla) ma che ha risparmiato la moglie e le due bambine di 3 e 4 anni. Dalla pilotina hanno poi visto allontanarsi il gommone ma non hanno avuto la percezione che il conducente fosse caduto in acqua: a quel punto la moglie ha pensato solo a raggiungere la riva all’Orsa Maggiore da dove ha potuto chiedere aiuto per il marito ferito. In quel momento non si aveva ancora percezione della tragedia che si era appena consumata: solo la mattina seguente, quando Ivano Combi ha telefonato ai carabinieri per raccontare l’accaduto, si è scoperto che sul gommone si trovava solo il cane e non più il proprietario, disperso nelle acque del lago.

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