Torna anche l’abigeato
Rubate trentotto pecore

Incredibile colpo nella notte a Montagnola tra Sirone e Molteno. Condotte per mezzo chilometro da pastori e caricate a più riprese

Furto di trentotto pecore da un allevamento in località Montagnola a Sirone nella notte tra martedì e mercoledì.

A metterlo a segno, con ogni probabilità, persone preparate che sapevano quello che facevano e come dovevano farlo.

Le pecore, di varia taglia e peso, alcune delle quali anche gravide, si trovavano in un recinto, raggiungibile soltanto a piedi, ubicato in località Montagnola, a cavallo del territorio di Sirone e Molteno, e di proprietà di Mario Tavecchio, 74 anni.

«La sera prima - ha raccontato l’uomo, triste più che arrabbiato per il furto subito - ho lasciato le mie pecore poco dopo le 19. Ogni giorno, dopo pranzo, le raggiungevo per occuparmi di loro e di alcune caprette che tengo nello stesso luogo. Una volta, facevo l’allevatore. Ora, invece, mi occupavo solo di quelle che mi erano rimaste. Più che altro, per me era un hobby. Quando, mercoledì mattina, ho raggiunto il recinto come mio solito, l’ho trovato completamente vuoto. Tutte le pecore erano sparite».

I ladri, come l’uomo è poi riuscito a ricostruire anche grazie all’aiuto dei carabinieri di Oggiono, «hanno raggiunto il recinto di notte e, dopo avere tagliato la rete, hanno fatto uscire tutte le trentotto pecore. Le capre sono fuggite. Le pecore, invece, sono state radunate da qualcuno che sapeva come fare. Poi, subito dopo, le hanno guidate fino a un altro piccolo recinto al quale si arriva con i mezzi e distante almeno mezzo chilometro. Qui, probabilmente, le hanno caricate in più volte su un furgoncino per poi portarle chissà dove».

Nel settore

Il danno, non ancora quantificato, dovrebbe aggirarsi sui 7 mila euro. La cifra tuttavia potrebbe variare in base al destino delle pecore. Tutto infatti dipende da che fine faranno.

«Le ipotesi - ha continuato l’allevatore - sono sostanzialmente due. Io credo che potrebbero essere vendute a qualche allevatore. Sono molto belle. Si tratta di un incrocio tra la pecora bergamasca e quella brianzola. Tuttavia, gli agnellini, considerato anche il periodo, potrebbero essere macellati». L’analisi dei filmati registrati da una telecamera installata all’ingresso di un’azienda davanti alla quale gli autori dell’abigeato sono passati per raggiungere gli animali, potrebbe fornire dettagli utili alle forze dell’ordine per identificare i colpevoli.

«Spero tanto che riescano a trovare le mie pecore anche se sono convinto che sarà davvero difficile. Di questi tempi, avvengono fin troppi furti. Se invece non dovessero ritrovarle, una volta che mi sarò ripreso, probabilmente prenderò altre pecore ma non così tante come quelle che avevo. Mi accontenterò di averne solo qualcuna in modo da poter continuare il mio hobby».

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