Tangenti in Canton Ticino
Altri due arresti: e sono sei

L’inchiesta sulle mazzette pagate per permessi di dimora a non aventi diritto. Tra gli indagati anche un calciatore

Ci sono altri due arresti nello scandalo sui permessi falsi in Canton Ticino. Dopo gli interrogatori svolti dagli inquirenti di Bellinzona nell’ambito dell’inchiesta per tratta di esseri umani e corruzione, agenti della Polizia cantonale hanno proceduto al fermo di una 23enne cittadina svizzera e un 27enne cittadino turco entrambi residenti nel Bellinzonese.

Durante le perquisizioni sono stati sequestrati fogli e custodie di plastica per confezionare permessi per stranieri. Dagli accertamenti si è potuto stabilire come il materiale sequestrato sia stato sottratto dalla 23enne, una ex-collaboratrice dell’ufficio cantonale della migrazione, che l’ha poi consegnato al turco. Nei confronti dei due - scrive la polizia in un comunicato - si ipotizzano i reati di furto, subordinatamente di ricettazione ed infrazioni alla Legge Federale sugli stranieri.

L’inchiesta riguarda il rilascio di permessi di dimora a cittadini europei e assimilati a persone non aventi diritto, in cambio del pagamento di tangenti e aveva già portato all’arresto di quattro persone. Il presunto organizzatore del giro sarebbe un kosovaro titolare di un’impresa edile fittizia, mentre i complici sono tutti cittadini svizzeri, alcuni dipendenti o ex dipendenti dell’Ufficio cantonale della migrazione. Uno di loro, 28 anni, era un calciatore promettente che ha giocato anche nel Bellinzona, e aveva origini calabresi.

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