«Spacciavano eroina
a cinque euro»

Anche i giovanissimi nel mirino della gang di pusher fermata con il blitz della Squadra Mobile. Cadeddu: «I ragazzi la fumano sottovalutando i rischi per la salute. E corrono pericoli gravissimi»

Un fiume di droga che da Milano arrivava per diversi rivoli nel Lecchese: con il blitz della Squadra Mobile “Speed 2” la corrente è stato arginata con 14 arresti di pusher maghrebini.

«Uno era la quarta volta che lo arrestavamo in un anno, altri erano “cavallini” al loro primo fermo - precisa Marco Cadeddu, dirigente della Mobile di Lecco - L’indagine non si era mai fermata anche dopo i primi arresti degli anni scorsi e proseguirà ancora perché la Super è un crocevia di traffico di stupefacenti molto importante tra Milano, Monza, Como e Lecco».

Un particolare emerso nel corso dell’inchiesta è stato quello di un fenomeno che rappresenta allo stesso tempo una novità per i giovani come un ritorno per i “vecchi” tossicodipendenti: il consumo di eroina. È cambiato però il metodo di assunzione, non più esclusivamente con la siringa, ma soprattutto fumandola.

I rischi

«Su questa droga c’è una grande ignoranza di fondo - prosegue Cadeddu - Negli interrogatori effettuati con i giovani assuntori, anche minorenni, è emerso che lo considerano una sorta di “vizio” e non prendono coscienza del fatto che si tratti di una dipendenza da droga dalle conseguenze devastanti. Il costo di una dose di eroina si aggira tra i 20 e i 25 euro, contro i 40 e 50 di quella di cocaina, ma una “fumata” scende fino a soli 5 euro: una cifra accessibile a chiunque, soprattutto ai giovanissimi. Questo genere di fumo, oltre a creare dipendenza, provoca anche danni a livello neurologico: non come quelli che provocano le droghe sintetiche e gli acidi ma comunque sono considerevoli e soprattutto sottovalutati».

Le piazze dello spaccio nel Lecchese, sull’asse della Super 36 sono state Civate, Bosisio, Suello, Rogeno, Annone , Costa Masnaga, Molteno , Nibionno e Garbagnate Monastero. Ma è stato alla stazione ferroviaria di Calolzio dove è era stato arrestato uno spacciatore che vendeva eroina a 5 euro per essere fumata.

«La polvere viene trattata - continua il dirigente della Mobile - poi riscaldata e fumata: viene immediatamente assorbita dai polmoni e gli effetti sono immediati. Quello del fumo di eroina tra i giovani è un fenomeno che sta purtroppo prendendo piede anche da noi e che viene sottovalutato per primo dagli stessi consumatori: serve maggiore consapevolezza dei rischi a cui si sta andando incontro». L’altra sostanza che veniva spacciata è la cocaina.

Tagliata con il Maalox

«In questo caso abbiamo potuto verificare come la polvere di cocaina venisse tagliata con il farmaco Maalox - conclude Cadeddu - I rischi per i consumatori sono sempre molto alti. L’eroina viene usata come una sorta di calmante, mentre l’eroina come un fortissimo eccitante ma sul fisico entrambe lasciano segni e le conseguenze con il tempo sono devastanti».

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