Soccorso sui monti
Gli incoscienti dovranno pagare

Primo sì al progetto di legge regionale del consigliere comasco Dotti

«Troppe persone in quota senza preparazione». Adesso la giunta regionale stabilirà le tariffe

Gli “incoscienti” della montagna dovranno mettere mano al portafoglio nel malaugurato caso in cui dovessero chiedere l’intervento del soccorso.

Semaforo verde, ieri mattina in Commissione Sanità, al progetto di legge presentato da Francesco Dotti (Fratelli d’Italia), consigliere regionale comasco e già sindaco di Argegno e la cui relatrice è stata Lara Magoni della lista Maroni.

Il concetto, più volte illustrato su queste colonne, è semplice ma in qualche modo addirittura rivoluzionario. Le attività di soccorso prestate in montagna e in zone impervie senza che vi sia una reale situazione di emergenza, potranno comportare un esborso economico a carico di chi le ha chieste. Sempre naturalmente che sia accertata la negligenza o l’assenza di necessità di cure.

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