Rapina in villa a Novedrate
Il basista era il muratore

Un uomo di Cucciago eseguì lavori nella casa assaltata il 21 gennaio: in manette con lui un altro presunto membro della banda. In tre avevano terrorizzato un tabaccaio e la moglie

«È il fratello che gli ha dato la dritta. Ha lavorato là... per questo sapeva tutte quelle cose». Chiacchiera, durante i colloqui in carcere, un 68enne di Cucciago, ritenuto uno degli ideatori dell’assalto in villa a Novedrate del 21 gennaio scorso, quando tre persone armate e con il volto coperto hanno terrorizzato e rapinato un tabaccaio e sua moglie.

Ed è anche grazie a quelle chiacchiere che i carabinieri di Cantù pensano di essere riusciti a chiudere il cerchio attorno all’intero commando di malviventi. E a mettere le mani anche sul presunto basista, ovvero l’uomo che avrebbe fornito le informazioni utili per tendere l’agguato, entrare in abitazione e dare la caccia alla cassaforte: il piastrellista.

Si tratta di un uomo di 54 anni di Cucciago, tra l’ottobre e il novembre scorso aveva eseguito alcuni lavori nel giardino esterno all’abitazione presa d’assalta alcuni mesi dopo. E le informazioni su quanto visto - ovvero la possibilità di entrare in casa passando dal garage e l’esistenza di una cassaforte - le avrebbe passate al fratello, 55 anni, pure lui di Cucciago, arrestato a febbraio dai carabinieri di Cantù con l’accusa di essere uno degli esecutori materiali della rapina.

Con lui, quella sera, a minacciare il tabaccaio e la moglie ci sarebbe stato anche un uomo di 55 anni di Novedrate, al quale i carabinieri hanno notificato ieri l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quella rapina.

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