Cronaca
Mercoledì 30 Luglio 2014
Pioggia e lacrime
per l’addio ad Alex
Ieri mattina anche il cielo ha pianto ai funerali del ragazzo morto sabato nell’incidente di Abbadia
Il grido di dolore della mamma sul sagrato della chiesa di Brenna. E il ricordo degli amici più cari
Il cielo sembra rovesciare la sua rabbia quando la bara in legno chiaro, con il corpo di Alex Consonni, sta per essere adagiata poco prima di mezzogiorno in fondo alla fossa, scavata tra i vialetti del cimitero di Brenna.
Un violento e improvviso schiaffo di pioggia si abbatte sulle centinaia, migliaia di persone attonite, arrivate nel paese del Canturino per l’addio al ragazzo, vittima di un tamponamento mentre si trovava fermo in coda sulla superstrada Lecco-Colico, in un sabato sera che ha spezzato per sempre la sua vita piena di diciannovenne.
Ed è proprio sotto la scossa del nubifragio, mentre il feretro, con le funi, ancora sospeso tra le assi, sta per essere inghiottito dalla terra, che il silenzio irreale, durato ore, si rompe quasi all’unisono, in un coro di singhiozzi.
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