Cronaca / Lecco città
Venerdì 08 Maggio 2015
Lecco. L’industria è tornata
ai livelli pre crisi
Nel primo trimestre dell’anno l’indice della produzione è stato superiore alla quota toccata nel 2005. Il dato nell’indagine della Camera di commercio. Vico Valassi: «Bene anche commercio e servizi»
«Anche i primi tre mesi del 2015 hanno registrato segnali positivi per l’economia lecchese, confermando il trend avviato lo scorso anno». È Vico Valassi, presidente della Camera di commercio di Lecco, a sintetizzare l’andamento economico del territorio.
L’analisi di Valassi prosegue: «Importante è anche l’inversione di tendenza registrata nel commercio e nei servizi che, dopo un 2014 molto negativo, hanno evidenziato entrambi una crescita sia del volume d’affari (rispettivamente +1,4% e +4,8%), sia dell’occupazione (+0,2% e +6%)».
I numeri sono contenuti nell’indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia in collaborazione con gli Uffici studi e delle Camere di commercio lombarde.
Il primo trimestre dell’anno si chiude con dati positivi sia per il comparto dell’industria che per il settore artigiano. I valori hanno evidenziato una crescita della produzione (+4,5% l’industria e +1% l’artigianato), degli ordini (+3,6% e +1,5%) e del fatturato (+5,4% e +1,3%) . Pertanto, nel comparto industriale, l’indice medio della produzione del primo trimestre (ponendo il valore 2005=100) si è attestato a quota 103,8 (quello artigiano a 84,6), gli ordini a 127,3 (contro l’89,9 dell’artigianato) e il fatturato a 107,9 (contro l’89,2 dell’artigianato). «Tutte le variazioni della nostra provincia sono migliori rispetto alla media regionale», nota Valassi.
«In particolare - sottolinea il presidente della Camera di commercio - Lecco è il territorio che ha registrato l’incremento più significativo della produzione, ed è preceduta solo da Cremona per crescita del fatturato. La leva dell’export rimane fondamentale: le vendite delle imprese industriali nei mercati stranieri segnano un incoraggiante +10,9%; quelle artigiane si avvicinano al +3%. Alla luce di questi segnali, indispensabile è garantire condizioni favorevoli per l’attività di impresa, dando opportunità per consolidarsi e crescere. Le banche devono mantenere antenne e forti legami sul territorio - dice Valassi - perché dall’identità locale, dal saper fare, dalla qualità del tessuto imprenditoriale, dalla possibilità di accedere ai centri di eccellenza – di ricerca, di formazione, di servizi avanzati – si generano e si alimentano micro e medio-piccole imprese che possono affrontare i mercati del mondo».
Altro dato positivo è il netto calo il numero di ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a Lecco nel primo trimestre 2015 rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (-33,3%, da 1,7 a 1,1 milioni di ore; Lombardia -32,5%; Italia -28,5%). Diminuiscono anche le ore di cassa straordinaria (da 2,4 a 1,7 milioni, -31,6%) e la Cig in deroga (-95,6%, da circa 474.200 ore autorizzate a circa 20.800; in Lombardia -88,9% e in Italia -82%). Il totale delle ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps nel 1° trimestre 2015 con riferimento alle aziende lecchesi è calato del 38,9%, attestandosi a circa 2,8 milioni (contro il -42,7% lombardo e il -42,2% nazionale).
L’occupazione a Lecco cresce rispetto al primo trimestre 2014 (+0,4%), mentre cala in Lombardia (-0,5%).
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