Cronaca / Lecco città
Mercoledì 27 Agosto 2014
Lecco: 200 imprese in meno
negli ultimi cinque anni
A Lecco cala la densità del numero in rapporto agli abitanti che sono cresciuti invece di ottomila unità
Gli artigiani: «Però non è diminuita la voglia di fare, come dimostrano i nuovi avvii di attività giovanili»
A Lecco cala la densità del numero di imprese e imprenditori in relazione al numero di abitanti ma, ci dicono i rappresentanti degli artigiani, ciò ha poco a che vedere con un vero calo della voglia di fare impresa.
Quella, spiegano, resiste e ritrova conferma anche nei nuovi avvii di attività giovanili legate alle nuove tecnologie, mentre il calo di densità registrato negli ultimi anni è piuttosto legato – secondo il presidente di Confartigianato Daniele Riva – al ridimensionamento del fenomeno delle imprese individuali aperte da lavoratori dipendenti espulsi dalle aziende in crisi.
Secondo dati diffusi nei giorni scorsi dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, nella media regionale ogni mille abitanti ci sono 95 imprese registrate e 167 persone con cariche imprenditoriali. Fra i dati provinciali, il Lecchese con 79 imprese e 141 imprenditori resta distante dalle media e, dal 2008 ad oggi, segna un calo visto che sei anni fa ogni 1.000 abitanti c’erano 82 imprese a 150 imprenditori.
«Sono convinta – dice la presidente della Cna Giovanna Picariello – che a Lecco la voglia di fare impresa continui ad esserci e, al di là dei confronti statistici, 79 imprese su 1.000 abitanti sono una proporzione di tutto rispetto. Ritengo che il dato rimanga una prova di come, nonostante tutto quel che ha passato il territorio in anni di crisi, molti abbiano resistito nel voler mandare avanti le attività di famiglie con l’aggiunta di altri che si sono riorganizzati, hanno progettato di rimettersi in piedi e ritentare un’altra strada. Ed è un comportamento che continua – aggiunge – visto che nonostante tutti ci prepariamo ad affrontare un’incognita autunnale in cui, da quel che riferiscono parecchi colleghi imprenditori, un po’ di ordini ci sono ma spaventa la nuova tornata di tasse, con un acconto Irpef di novembre che, temo, molte piccole aziende non riusciranno ad onorare».
In numeri assoluti, la fotografia della provincia lecchese ci dice che dal 2008 al 2013 la popolazione è cresciuta di circa 8.000 unità (da 332.778 del 2008 a 340.814 del 2013), mentre le imprese sono calate passando da 27.160 a 26.935. Duemila in meno le cariche imprenditoriali, che passano da 50.029 a 48.012.
La crisi ha dunque lasciato il segno non solo a Lecco ma, fra le altre province lombarde, anche a Sondrio, che ha perso 8 imprese ogni mille abitanti, Lodi, Milano e Varese che hanno perso singolarmente 7 imprese ogni mille abitanti.
Nonostante lo stesso capoluogo lombardo abbia registrato un calo, a Milano e provincia, territorio che da solo conta 358.000 imprese e 681.000 cariche, spetta il record della voglia di fare impresa, con 113 aziende e 214 imprenditori ogni 1.000 abitanti, oltre la media regionale e anche oltre quella nazionale che dà 100 imprese e 155 imprenditori su 1.000 abitanti.
Al secondo posto c’è Mantova (166 imprenditori ogni mille abitanti), seguita da Brescia (162), Bergamo (143) e Como (142)
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