La tragedia nel tunnel di Bellinzona
I genitori di Ricky: «Grazie ai soccorritori»

Parlano i familiari del giovane travolto dal treno: «La nostra gratitudine anche alla polizia» - La salma resta a disposizione delle autorità ticinesi impegnate nelle indagini. Da fissare la data del funerale

Dalle parti del campo di calcio di Sagnino, vicino al”Roccolo”, ieri a mezzogiorno era facile imbattersi in qualche volto scuro, in qualche viso giovane rigato dalle lacrime.

Vicino alla madre e vicino a papà Stefano, dipendente della Cgil, ci sono anche l’altro figlio Raul e Gabriela, amica di una vita, con la quale Ricardo sognava di viaggiare, di girare il mondo. Scelgono il silenzio, dicono di non voler raccontare l’amore per il loro Ricky così, in due parole, in poche frasi, con qualche riga: con i cuori gonfi di tristezza mamma e papà dicono di temere il rischio di banalizzare, di drammatizzare la vita del loro ragazzo. Un grazie, però, tengono a dirlo, questo sì. «Alle forze dell’ordine, italiane e alla polizia cantonale, e insieme a loro ai soccorritori - spiegano i coniugi Durini -. Perché sono stati davvero tutti gentili, ci hanno aiutato con tatto e delicatezza. Sono venuti a prenderci all’alba a casa, ci hanno scortato oltre confine, con la polizia cantonale ticinese c’erano volontari che ci hanno sostenuto moralmente e che quando si sono accorti che il dolore era troppo forte anche solo per guidare l’auto, si sono messi al volante al posto nostro».

Il servizio su La Provincia in edicola domenica 26 febbraio

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