«La maestra svizzera
uccisa con una sciarpa»

Secondo il Corriere del Ticino Nadia Arcudi sarebbe stata prima tramortita poi strangolata dal cognato

Sarebbe stata tramortita con un colpo alla nuca e poi soffocata con una sciarpa Nadia Arcudi, 35 anni, la maestra svizzera uccisa nell’ottobre scorso nella sua villetta di Stabio, si ritiene ad opera del cognato Michele Egli.

E’ quanto riferisce il Corriere del Ticino in edicola oggi. Secondo il quotidiano svizzero l’omicidio non sarebbe stato premeditato ma sarebbe scaturito in seguito a una discussione nata tra i cognati sulla proprietà della villetta di Stabio, contesa tra la vittima e la sorella, moglie del presunto omicida. Gli inquirenti elvetici avrebbero invece scartato l’ipotesi di un movente passionale nè risulterebbe una relazione tra i due.

Dopo l’omicidio il corpo della maestra venne trasportato in Italia e abbandonato nei boschi di Rodero, a poche centinaia di metri dalla frontiera

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