Fuoco nei boschi, danni ingenti
Non ci sono dubbi: roghi dolosi

Un centinaio di ettari andati in fumo, 50 volontari impegnati tutta la notte per domare le fiamme. Pesante il bilancio degli incendi sui monti di Canzo

I boschi dell’Erbese bruciano. Per mano scellerata di qualche incosciente interi ettari di vegetazione sono andati in fumo. Con danni materiali ingenti ma, soprattutto, con gravi ferite ambientali. L’incendio sopra Canzo si è spento nella notte tra mercoledì e giovedì, grazie al lavoro dei numerosi volontari impegnati, una cinquantina almeno, mentre il fronte verso Valmadrera ha continuato a bruciare ancora ieri fino al primo pomeriggio. Un centinaio gli ettari andati in fumo di bosco. Il fronte si è fermato, verso Canzo, a circa 150 metri da San Miro senza colpire la chiesetta, neppure i rifugi sono stati interessati anche se non sono mancati i rischi.

Si tratta del terzo incendio sul terzo monte dell’Erbese dovuto alla mano di uno o più piromani nel giro di un paio di settimane: prima il Monte San Primo, colpito per altro cinque volte nel 2016, poi il Bolettone a fine dicembre e ora la Valle Ravella. Sul posto dalle 19 circa di mercoledì i vigili del fuoco di Canzo, Erba e Como, oltre ai volontari dell’antincendio delle comunità montane del Triangolo Lariano e del Lario Orientale . Amarezza da parte della presidente della Comunità Montana, Patrizia Mazza: «Se fosse provato il dolo, sarebbero davvero dei vigliacchi».

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