Si fingevano corrieri per rubare la merce e rivenderla a Napoli: colpite anche alcune imprese della provincia di Como

Il caso Sono sette gli arresti scattati per le complesse truffe organizzate da un gruppo, con base a Napoli, in diversi territori del Nord Italia

02:21

Si fingevano corrieri per mettere a segno il colpo. Il piano era studiato nei minimi dettagli: dapprima il contatto telefonico, eseguito da un telefonista con base a Napoli, che si faceva passare per il corriere incaricato del ritiro della merce nei magazzini, poi la truffa vera e propria. L’obiettivo delle chiamate infatti era quello di individuare società con pronte consegne già programmate perché nessuno si accorgesse dell’inganno.

Solo a questo punto entravano in gioco i “veri” finti corrieri, che si recavano all’azienda con la divisa di note società di logistica, facendosi consegnare dai dipendenti la merce - capi di abbigliamento, occhiali e oggettistica - che sarebbe poi stata rivenduta nei mercati rionali di Napoli.

In questo modo, il gruppo avrebbe compiuto i colpi nelle provincie di Udine, Verbania, Como, Torino, Varese, Milano, Lodi, Bologna, Rimini. Gli indagati, complessivamente, sono 14, tra cui i sette destinatari dell’odierna misura restrittiva. Le indagini dei carabinieri sono scaturite da due furti avvenuti, tra luglio e agosto 2022, in altrettante società del Verbano-Cusio-Ossola.

I destinatari dei provvedimenti restrittivi emessi dal gip di Verbania sono un 77enne originario di Napoli, arrestato ad Arluno: secondo i militari, era la base logistica nel nord Italia per le batterie dei finti corrieri. Tra i sei arrestati nel napoletano, un 66enne in passato già condannato dal tribunale di Verbania per reati contro il patrimonio, ritenuto al vertice dell’organizzazione. Gli altri hanno tra i 28 e i 64 anni.

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