Erba, scuolabus snobbato
Perde un quinto dei ragazzi

Siamo al minimo storico di solo 109 studenti iscritti e il Comune paga 130mila euro ad Asf per il servizio. Ghioni (Pd): «È l’ora di pensare a un’alternativa»

Lo scuolabus? Agli erbesi piace sempre meno. Nell’anno scolastico in corso il servizio ha toccato il minimo storico: 109 iscritti tra elementari e medie, il 20 per cento in meno rispetto all’anno precedente.

Garantire gli autobus agli studenti ha un costo di 130mila euro all’anno: «Forse è ora di riorganizzare il servizio e di risparmiare - dice il capogruppo del Pd Enrico Ghioni - parte dei soldi si potrebbero usare per aiutare gli asili paritari».

I dati sull’utilizzo dello scuolabus emergono dal piano al diritto allo studio, appena presentato dall’assessore all’istruzione Franco Brusadelli. «Per l’anno scolastico 2016-2017 - dice - abbiamo ricevuto 109 domande, di cui 20 per le elementari di Arcellasco e 89 per le scuole medie Puecher di via Majnoni. L’appalto è stato assegnato ancora una volta ad Asf per 129.690 euro, una cifra che comprende anche i trasferimenti alle palestre e al centro del Lambrone in orario scolastico».

Il numero degli iscritti, anche per linee rimaste in funzione, ha continuato a calare. Lo scorso anno le richieste furono complessivamente 133, di cui 21 per le elementari di Arcellasco (che sono rimaste stabili) e 112 per la Puecher: in dodici mesi, il calo complessivo è di 24 iscritti (pari al 20 per cento) e la flessione sembra ormai una costante.

«Questi dati - dice il capogruppo del Pd Ghioni - sono preoccupanti, perché il servizio continua ad avere un costo non indifferente per il Comune ma gli iscritti sono sempre meno. Due linee sono saltate, oggi restano solo i trasferimenti per le elementari di Arcellasco e per le medie Puecher».

A fronte di meno richieste, quest’anno è anche aumentata la tariffa a carico delle famiglie. Lo scorso anno il trasporto scolastico costava 186 euro a studente, ora siamo arrivati a quota 198 euro pagabili in tre rate. Del restoAsf deve far circolare lo stesso numero di autobus: i costi vivi, insomma, non si abbassano.

Quella di Ghioni non è una polemica, ma un invito a trovare soluzioni. «Il calo delle domande è un fatto - dice Brusadelli - e proprio quel calo ha portato negli anni scorsi all’abolizione di due linee. In mancanza di alternative, però, l’amministrazione deve fare tutto il possibile per garantire agli studenti di raggiungere agevolmente le sedi scolastiche».

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