Divieto di smartphone
al “Fermi” di Cantù
Vietato chiamare a casa

Avviso agli studenti: per le comunicazioni alle famiglie si deve passare sempre in segreteria, anche chi sta male. La preside: «È un appello al buon senso, se no è il caos»

Un gran mal di pancia, o un gran magone per un brutto voto rimediato in latino, e gli studenti, soprattutto quelli di prima e seconda, chiamano a casa mamma e papà.

Il che va contro il regolamento del liceo scientifico Enrico Fermi, perché, come ha tenuto a comunicare la dirigente Erminia Colombo con un breve comunicato ai ragazzi, «il cellulare personale non va usato nel corso della mattina per telefonare alla famiglia, neppure in caso di malessere. Ogni comunicazione tra scuola e famiglia durante le ore di lezione deve passare attraverso la segreteria».

Nell’epoca degli studenti digitali verrebbe da pensare che l’abuso maggiore sia la navigazione durante le ore di lezione o peggio durante i compiti in classe. Invece, tutto sommato, le note disciplinari per questo motivo sono state poche, cinque in un anno scolastico. A convincere la preside a rammentare agli studenti le regole in vigore al liceo di via Papa Giovanni XXIII è stato proprio l’uso più tradizionale, quello che si pensava sorpassato: la telefonata a casa.

Il motivo lo spiega lei stessa. Sempre più speso si hanno casi di studenti che chiamano autonomamente i genitori dicendo di non sentirsi troppo bene. Così che questi – anche un po’ agitati – si presentano a scuola senza che la scuola ne sappia nulla.

Il servizio su “La Provincia” di giovedì 1 dicembre 2016

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