Crollo alla media Grossi

La rabbia delle mamme

«Poteva essere una tragedia, pretendiamo garanzie sulla sicurezza»

Ieri gli alunni sono tornati a scuola: smistati alla De Amicis e al Poli

Crollo alla scuola media Tommaso Grossi di via Ghislanzoni: i genitori sono sul piede di guerra. Genitori che giustamente chiedono chiarezza e vogliono sicurezza. Spaventati da quanto successo nel tardo pomeriggio di martedì quando il controsoffitto dell’aula di arte è crollato. Trenta metri quadrati di crollo: un enorme polverone e pezzi di ferro e calcinacci a terra.

Rientro in classe

Ieri mattina i 140 alunni delle sette classi sono tornati a scuola dopo la pausa forzata di mercoledì. Alcune classi sono state ospitate dall’elementare De Amicis e altre al politecnico.

Accanto ai ragazzi un gruppo di genitori che ha accompagnato i propri figli nel cortile della De Amicis di via Previati, dove le classi sono state smistate.

A due giorni dal crollo del controsoffitto i genitori vogliono risposte.

«Vogliamo chiarezza e sicurezza. Ci devono dire con precisione che cosa è successo alla scuola Tommaso Grossi. Quando saranno terminati i lavori vogliamo un incontro e un documento scritto e firmato che certifichi che la scuola è sicura - rimarca Elena Castelletti -. Senza questo documento i nostri figli non entreranno in classe. Martedì ero a scuola per le elezioni dei rappresentanti dei genitori, abbiamo sentito un tonfo. Abbiamo pensato a qualcosa fuori, a un incidente su via Ghislanzoni. Poi abbiamo scoperto che era caduto il controsoffitto, ho visto un polverone e pezzi di ferro. Poteva essere una tragedia. Da subito si è capito che era un danno ingente, che la situazione era grave».

Una tragedia sfiorata. «Il Comune ha gestito male pure la comunicazione - prosegue Giulia Castagna rappresentante dei genitori della terza sezione I - non ci hanno neppure avvisato che le lezioni erano sospese. Per fortuna è partito il tamtam tra i genitori e i ragazzi con telefonate e messaggi. Non capisco perché non hanno usato il sistema di sms che usano in caso di scuole chiuse per neve».

Tante le polemiche. «Le classi sono state trasferite ma non sappiamo per quanto tempo. Eppure il dirigente Giampiero Grasso lo scorso anno aveva invitato il Comune a fare i controlli. L’aula di arte, quella dove è crollato il controsoffitto, lo scorso anno è rimasta chiusa per due mesi, nessuno ci ha mai informato sul perché, i nostri figli - proseguono i genitori - ci hanno detto che non la utilizzavano. Dopo due mesi è tornata agibile. Adesso il crollo».

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