Boschi, tre sale di folla
e visita in redazione
«Sì per il cambiamento»

Sabato sera il ministro a Como per sostenere il sì alla riforma costituzionale: «Bisogna dare una svolta, con il no lasciamo l’Italia così com’è»

«Piacere, Maria Elena». Si presenta così il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, entrando nella redazione de “La Provincia” prima di dirigersi a Villa Olmo, dove aveva in programma una serata promossa dal Comitato del sì. Arriva direttamente da Varese e, prima ancora, da Brescia. Domenica mattina sarà a Zurigo e stasera a Londra. Non era mai stata a Como prima d’ora per questioni di partito, ma non è mai mancata all’Ambrosetti ed è stata tempo fa sul lago con amici. Si ferma un quarto d’ora, per poi andare a Villa Olmo dove ad attenderla c’erano il presidente del comitato per il sì Giovanni Pontiggia e i deputati Chiara Braga e Mauro Guerra tre sale gremite (nelle prime file, tra gli altri, Marco Mazzone della CdO, il presidente della Camera di Commercio Ambrogio Taborelli, l’imprenditore Graziano Brenna e Mauro Frangi di Confcooperative.

Ministro Boschi, innanzitutto perché votare sì?

«Votare sì - dice durante la visita in redazione - per il cambiamento, perché se votiamo no lasciamo tutto così com’è oggi. Per me è importante votare sì il 4 dicembre al referendum per avere un’Italia più semplice, che funziona meglio. Perché avere il continuo ping pong tra Camera e Senato per approvare una legge, non dà certezze ai cittadini sui tempi in cui il parlamento è in grado di rispondere ai suoi bisogni. Questo vuol dire che non è in grado di rispondere ai lavoratori, alle imprese, alle famiglie. Ci servono tempi più certi e rapidi per dare risposte».

Su La Provincia di domenica 13 novembre

l’intervista al ministro di Gisella Roncoroni e Michele Sada

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