Alto Lago: troppi cani randagi
«Sbranati almeno 150 animali»

Allarme del comandante della polizia provinciale. Caprioli, cervi, mufloni e lepri le vittime preferite

D’accordo, in questi mesi si è gridato spesso - e con cognizione di causa - “al lupo, al lupo”.

In realtà, il temibile predatore - presente stabilmente tra le vette della Val Cavargna e dell’Alto lago dall’agosto 2015 - non è l’unico ad agitare il sonno degli allevatori.

C’è un allarme lanciato dalla polizia provinciale che ora ha assunto dimensioni preoccupanti e riguarda i cosiddetti “cani vaganti”, un fenomeno affine al randagismo.

Ecatombe

Spiega il comandante della polizia provinciale, Marco Testa: «Centinaia di cani vagano ogni giorno in libertà, razziando o semplicemente rincorrendo erbivori selvatici o domestici. Si pensi che su circa 150 caprioli morti per cause extra-venatorie accertate ogni anno dalla polizia provinciale nell’intero territorio lariano, circa la metà sono riconducibili alla predazione da parte di cani. A questi vanno aggiunti almeno un centinaio di altri casi analoghi a carico di cervi, mufloni, lepri».

Insomma, una vera e propria “ecatombe”. Poco tempo fa un episodio che ben descrive lo stato dell’arte, avvenuto a Porlezza: una femmina di cervo rincorsa da due cani padronali di piccola dimensione è riuscita a scappare attraverso una recinzione in campagna, ma il suo piccolo non ce l’ha fatta ed è stato raggiunto dai cani che l’hanno dilaniato.

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