Galbiate, il giovane
lotta per la vita

Il giovane si trovava a bordo di un'auto con altri tre amici: l'incidente si è verificato ieri all'alba e non sembrava grave. Le condizioni del ragazzo sono peggiorate e ne è stato annunciata la morte celebrale. Poi, poco fa, una speranza che sembra quasi un miracolo

MALGRATE Poco fa dall'ospedale Manzoni una comunicazione: durante le sei ore di osservazione per decretarne la morte cerebrale Cristian Marchio ha avuto un riflesso respiratorio e il conto alla rovescia è stato bloccato.

Un filo di speranza per il giovane di 19 anni e i suoi parenti che pregano per quello che sarebbe un vero e proprio miracolo dopo che il ragazzo era stato dichiarato senza speranza, anche con un comunicato ufficiale, e si attendevano le sei ore per l'espianto degli organi.

Il giovane si trovava a bordo di una Matiz con altri tre amici, tutti residenti a Galbiate, che ieri si era ribaltata alle 5.30 su viale Italia a Malgrate: tutti e quattro erano coscienti ed erano stati trasportati in codice verde in ospedale. Con il passare delle ore, però, il quadro clinico di Cristian Marchio era peggiorato per un ematoma cerebrale e stamattina, dopo essere stato anche sottoposto a un intervento neurochirurgico, era stato dato per morto anche in un comunicato.
Durante le sei ore di osservazione il riflesso respiratorio che ha bloccato il conto alla rovescia.

Si era trattato di un incidente in cui non ci sono altri mezzi coivolti, come ha spiegato Mariella Russo della Polizia Stradale di Lecco: il mezzo non è precipitato nelle acque del lago solo per una fortunata circostanza.

Secondo quanto accertato dalla Polstrada, tre dei quattro occupanti erano in evidente stato di ebbrezza alcolica e privi di patente; Marchio era l'unico risultato negativo all'alcol test.

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