Caspoggio dà l'addio
alle piste da sci

Chiusa per sempre la pista Avanzi-Motta. Troppe perdite

CASPOGGIO - È deciso. La stazione sciistica di Caspoggio chiude i battenti. La pista Avanzi-Motta non verrà allestita né per questa stagione invernale né per le successive. A connotare il turismo invernale del futuro a Caspoggio sarà un'area sciabile a prova di famiglia, da sviluppare nella parte bassa, dove si trovano le piste, fra Sant'Antonio e il centro sportivo.


È quanto emerso dal consiglio informale di giovedì sera in Comune a Caspoggio alla presenza di tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, con il sindaco, Diego Negrini, oltre che del gestore degli impianti di Caspoggio, Franco Vismara, del suo direttore, Livio Lenatti e del suo tecnico Antonio Torraca. In sala anche Raffaele Dorigatti, presidente della storica Asd Caspoggio (Associazione sportiva dilettantistica), che già aveva messo in calendario trenta gare per questa stagione e che invece ha dovuto disdirle quasi tutte. Con grande rammarico per la perdita di una pista «da tutti ambita per l'agonismo - sottolinea - e storica per Caspoggio».


Un rammarico, il suo, sposato da tutti i presenti, compresi gli albergatori e i maestri di sci, gli amministratori di maggioranza e di opposizione. Nessuno è uscito indenne, emotivamente, dal confronto con la dura realtà dei numeri snocciolati da Vismara che - come già anticipato ieri - ha riferito di non avere mai lavorato se non in perdita a Caspoggio, dal rilevamento degli impianti, nel febbraio 2006, fino ad oggi.


«Con il cuore vorrei continuare, ma devo prendere atto che non è possibile - ha affermato Vismara - perché i costi sostenuti per l'innevamento artificiale a Caspoggio sono troppo elevati a fronte di ricavi esigui».
Se quest'anno la mancata apertura della seggiovia è da imputare all'impossibilità tecnica di allestire la pista, neppure da ora in avanti, perché non c'è abbastanza freddo, acqua e neve, per gli anni a venire è stata assunta la decisione chiara di non proseguire.


«Siamo tutti affezionati alla nostra stazione, questo è pacifico, - chiarisce il sindaco, Diego Negrini -, però, è arrivato il momento di confrontarci con la realtà e decidere cosa fare del futuro».
L'intenzione è quella di riconvertire gli impianti e svilupparne la parte bassa, da Sant'Antonio in giù. «Abbiamo già presentato in autunno, in Provincia, un progetto di valorizzazione dell'area che prevede la realizzazione di una pista di raccordo, illuminata, fra Sant'Antonio e il sovrappasso fino al Centro sportivo. Si tratterebbe di trovare i 300mila euro necessari e, in fondo, se anche gli enti superiori ci danno una mano, non si tratta di una cifra alta. Dopodichè, in due mesi di lavoro la pista potrebbe essere realizzata».


Certezze, insomma, non ve ne sono, ma, rimboccandosi le maniche, i caspoggini potrebbero ancora recuperare in termini di immagine e di appeal turistico dando vita, per la prossima stagione, a questa sorta di «parco giochi invernale - precisa il sindaco - dotato di pista di sci, per fare la slitta, per il bob e di giochi e passeggiate capaci di soddisfare il nostro target tipo di turista: la famiglia con bambini».
Dopodichè, per chi intende raggiungere le più impegnative piste del Palù, c'è l'intenzione di realizzare un collegamento aereo (tipo cabinovia) fra Caspoggio e Vassalini. Le idee in proposito non sono ancora chiare, ma la proposta è sicuramente caldeggiata dalla Fab e appoggiata dalla maggioranza caspoggina e dalla minoranza di Danilo Bruseghini. Molto scettica, invece, quella di Arif Negrini.

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