Pedaggio sulle Statali:
la protesta dei lecchesi

Da Confindustria ai politici fino agli autotrasportatori ed ai sindaci: polemiche dopo l'indiscrezione secondo cui il ministero vorrebbe introdurre una sorta di tassa di utilizzo sulla Monza-Lecco-Colico e sulla Lecco-Ballabio

LECCO - E io non pago: levata di scudi dei sindaci del territorio contro l’ipotesi del pedaggio anche per la Monza-Lecco-Colico, provvedimento del quale i loro Comuni – ne sono sicuri - «finirebbero per fare le spese».
Non appena la 36 diventasse a pagamento, infatti, è facile prevedere che le laterali – fatalmente, comunali – diventerebbero l’alternativa per aggirare il dazio. Poiché, inoltre, il ticket è previsto per i mezzi pesanti, a riversarsi nei paesi situati lungo la superstrada sarebbe proprio il traffico più rumoroso, inquinante e pericoloso; la zona, del resto è caratterizzata da un’elevata concentrazione di piccole e medie industrie, quindi da un’elevata movimentazione di merci. Protestano i sindaci della Brianza oggionese dopo l'annuncio che il ministero vuole introdurre una sorta di pedaggio per i camion in transito sulla Monza-Lecco-Colico e sulla Lecco-Ballabio. Soltanto il comune di Oggiono è fuori dal coro e sembra possibilista. I più arrabbiati sono gli autotrasportatori: <Abbiamo aspettato trent'anni per avere la strada per la Valsassina e ora vogliono farcela pagare? Un assurdo>.

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