Clara, vedova di sessantacinque anni, critico musicale in pensione, è nata in una famiglia benestante e tradizionale a Recife, in Brasile. Lei è l'ultima residente dell'"Acquario", un originale edificio a due piani costruito nel 1940, affacciato sullo splendido lungomare della città. Tutti gli appartamenti limitrofi sono, infatti, stati acquisiti da una società che intende trasformare la palazzina in un grattacielo di lusso. Nonostante i primi approcci amichevoli degli speculatori, Clara non vuole cedere la casa a cui è legata dai ricordi di una vita, è intenzionata a lasciare il suo appartamento al momento della sua morte, non in un minuto prima. Con questa ferma intenzione la donna non si arrende alle pressioni e si ritrova presto coinvolta in una vera e propria guerra fredda contro la società... Uscito tra mille controversie in Brasile, il film scritto e diretto da Kleber Mendonca Filho (qui al secondo lungometraggio cinematografico dopo "O Som ao Redor" del 2012, escludendo il documentario del 2015) stato presentato al Festival di Cannes del 2016, è stato osannato dalla critica di tutto il mondo e accolto da un inatteso successo di pubblico, diventando un vero e proprio manifesto di libertà e resistenza. è un dramma che parla di memoria e di libertà, di legami con la tradizione e in generale con le proprie radici, di fedeltà verso se stessi e di felicità temi che prendono forma nel volto della protagonista Clara, interpretata da un'eccellente Sonia Braga ("Emoticon ;" 2014, "Angel Eyes - Occhi d'angelo" del 2001).