“Tra Argentinizzazione e voto all’estero”, un saggio che segue i passi degli italiani in Sud America


“L’Argentina sarebbe ancora un deserto, le sue città un impasto di paglia e fango senza il lavoro perseverante, senza l’audacia colonizzatrice, senza lo spirito di intraprendenza degli italiani”, Rosanna Bolognini apre con queste parole il suo saggio, senza mezzi termini, dimostrando fin dalla prima frase uno stile di scrittura diretto, preciso ed efficace perfettamente adatto all’esposizione di un’opera saggistica: pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo , il saggio di Rosanna Bolognini racconta e spiega il fenomeno dell’emigrazione italiana in Argentina dal XIX secolo, rivelando che, oltre l’oceano Atlantico, sulle rive del Plata, è nata una “nuova Italia”, abitata da un popolo che, seppur argentino, conserverà le tradizioni e i caratteri fondamentali del popolo italiano e che questo dimostra al mondo intero che l’Italia è capace di una colonizzazione diversa da quella imperialista di stampo anglo-sassone, che l’autrice definisce più evoluto, nonostante l’indifferenza del governo italiano e l’opposizione di alcuni suoi rappresentanti diplomatici. Il colono italiano ha saputo cogliere i frutti della terra straniera dapprima arando, dissodando e imparando a coltivarne i campi; e insegnando (senza imporre) la propria cultura al popolo che la abita, arrivando a creare una radicata collettività italiana .
Rosanna Bolognini analizza con accuratezza e appassionato interesse questo fenomeno, la padronanza dell’argomento esposto dettagliatamente e con chiarezza deriva sicuramente anche dagli studi universitari: specializzata nel campo delle Relazioni Internazionali, l’autrice ha conseguito una laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per poi proseguire il percorso accademico presso l’Università degli studi di Roma Tre e conseguendo la laurea magistrale in Relazioni Internazionali e Studi Politici Internazionali. Per ampliare ulteriormente le sue competenze in questi ambiti ha poi completato un master in Studi diplomatici presso il SIOI (Società Italiana per L’Organizzazione Internazionale) e frequentato corsi di specializzazione in negoziazione di ostaggi e cyber security e negoziazione in ambito legale ed economico presso la Harvard Business School.
Forte dell’esperienza accumulata negli anni di studio e di approfondimento, Rosanna Bolognini espone il fenomeno dell’emigrazione italiana in Argentina con efficacia e dovizia di particolari, oltre che con evidente passione che trapela dalle sue parole limpide e ordinate: la scrittura cristallina dell’autrice contribuisce a chiarificare e favorire la lettura anche a chi non abbia conoscenze pregresse sull’argomento.
“Gli italiani che decisero di partire per l’Argentina furono catturati dai sogni di fortuna propagandati dalle Compagnie di navigazione, proposti con racconti idilliaci dagli agenti e dai subagenti di emigrazione, riscuotendo prevalentemente l’attenzione della popolazione rurale”, racconta l’autrice a proposito delle prime emigrazioni italiane. “Come racconta un’ampia letteratura sul tema, queste persone intrapresero un viaggio avventuroso e fortemente disagiato verso un paese sconosciuto e sconfinato, costretti ad accettare condizioni di inserimento spesso non rispondenti a quelle promesse. Non tutti riuscirono ad avere la forza di resistere e molti di essi o si trasferirono in città o rimpatriarono. La maggior parte di quelli rimasti sul posto riuscirono con grande sacrificio a realizzare il proprio progetto migratorio, contribuendo alla formazione dell’Argentina come paese moderno, destinato a lasciarsi oramai alle spalle il passato coloniale”. 
Le parole di Rosanna Bolognini evidenziano le difficoltà subite dei coloni italiani in fuga dalla loro patria, dalla misera e dalle ostilità, ma anche la tenacia che ha permesso loro di mettere radici sempre più profonde nel tessuto sociale ed economico argentino, riversando in esso la propria identità , questo anche grazie all’opera capillare di associazioni italiane che hanno saputo affrontare e superare con risolutezza ogni crisi vissuta dall’Argentina nel suo ultimo secolo di storia. L’autrice racconta le non scarse difficoltà che i cittadini italiani hanno dovuto fronteggiare in Argentina a causa della forte ostilità locale e la caparbia laboriosità che i migranti hanno saputo dimostrare, riuscendo a oltrepassare ogni iniziale avversità, prevalendo sulla diffidenza della popolazione locale e permettendo la formazione di una comunità italiana perfettamente integrata sul territorio argentino.
“Tra Argenitinizzazione e voto all’estero: profili di storia della partecipazione politica degli italo-argentini”, è un saggio che ripercorre le tappe del fenomeno migratorio italiano in Argentina fin dalle sue origini, studiandone il contesto e gli effetti politici a partire della metà del XIX secolo fino ad arrivare al 1970, indagando sui motivi che spinsero gli italiani a emigrare in Sud America e su quale sia stato il percorso che ha portato all’accordo bilaterale in merito alla cittadinanza tra le due Repubbliche. L’autrice rivela che la ragione per cui si è dedicata all’approfondimento di questo argomento ha duplice natura: il suo spiccato interesse nei confronti della storia nazionale e internazionale e l’incessante sete di conoscenza e curiosità, che l’ha spinta verso un’ analisi minuziosa delle relazioni tra Italia e Argentina: divide la sua opera in quattro capitoli, il primo dedicato a delineare le dinamiche migratorie italiane da un punto di vista storico al fine di comprenderne le cause scatenanti; il secondo capitolo mette in risalto il contesto argentino di cui viene approfondito il periodo che intercorre tra la sua indipendenza fino agli anni ‘70; il terzo descrive il percorso dell’emigrazione italiana in Argentina nato dal desiderio di una nuova vita e di una nuova identità personale all’interno di un contesto sociale, economico e politico analizzato ed esposto accuratamente dall’autrice; il quarto capitolo è costituito dalla disamina dell’accordo bilaterale tra le due Repubbliche, dove si evidenza la correlazione di tale accordo con il concetto, il ruolo e l’evoluzione della cittadinanza oltre che l’analisi del significato del termine “italo-argentini”; il ritorno degli italiani in patria e la seconda ondata migratoria, il conseguente cambiamento della tipologia di emigrati italiani in Argentina tra la prima e la seconda ondata e, infine, il problema del voto all’estero.
Un saggio completo e dettagliato in ogni suo aspetto che non lascia spazio a dubbi né incomprensioni: accuratamente esposto dalla penna di Rosanna Bolognini, fornisce approfondimenti curiosi e stimolanti e accompagna i suoi lettori nella comprensione di un fenomeno importante della storia del nostro paese e delle dinamiche dell’integrazione italiana in terra dapprima straniera ma che gradualmente è stata permeata dalla forte identità del popolo immigrato.
“Tra Argenitinizzazione e voto all’estero: profili di storia della partecipazione politica degli italo-argentini” è il risultato degli anni di studi accademici e approfondimenti, rielaborati dall'autrice che dona ai suoi lettori quest’argomento con immediata chiarezza: dedica la sua opera ai genitori e alla sorella, ringraziandoli per l’amore e il sostegno incrollabile.
 

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